E’ una vita
che manifestiamo per difendere i nostri servizi essenziali, che portiamo la
nostra voce nei tavoli decisionali per la tutela dei nostri diritti, in primis il DIRITTO ALLA SALUTE e la difesa dei servizi sanitari, sia ospedalieri
che territoriali, sono nate associazioni, comitati, tutta la popolazione unita
si è mobilitata. Abbiamo festeggiato la nascita della nuova ASL speranzosi che
potesse aiutarci a snellire i processi decisionali per avere una sanità più efficiente.
Questo risultato non sia stato raggiunto. Anzi.
Il reparto
di cardiologia è chiuso come il punto nascite e oggi non si può nascere in
Ogliastra. La motivazione che ci viene data di
questa gravissima situazione è semplice, non ci sono
medici. E sembra difficile possano arrivarne
altri nelle prossime settimane. Da anni abbiamo chiesto che si creassero le
condizioni per favorire l’arrivo di altri medici, lavorando sulle retribuzioni,
sulla qualità e in generale sull’attrattività delle nostre strutture. Nulla è
stato fatto.
I
reparti sono sguarniti e i turni vengono chiusi con difficoltà e solo grazie
alle prestazioni aggiuntive. Siamo privi, da anni, di diversi primari
sostituiti da facenti funzioni semplicemente perché non vengono fatti i bandi. Nei
giorni scorsi sono stato contattato da diversi futuri genitori amareggiati dal
fatto che i loro figli dovessero nascere a Cagliari o a Nuoro, mi sono sentito profondamente tradito da chi aveva promesso di difendere il
diritto alla salute degli ogliastrini. Le
telefonate fatte ai dirigenti locali e regionali, all’assessore regionale non
sono valsi a cambiare le cose. I lanuseini, gli ogliastrini, non nascono in
Ogliastra.INACCETTABILE.
Le ultime
notizie ci dicono che nei prossimi mesi saremo anche privi del Direttore
Generale e che anche il primariato di cardiologia rimarrà vacante. Scrivo questo post con rabbia e frustrazione. Nascere a casa propria
significa garantire, in un momento delicato, serenità a genitori e familiari,
NON POSSIAMO ACCETTARE CHE QUESTE SCELTE RICADANO SULLE MADRI E SUI NOSTRI
FIGLI.
NON POSSIAMO
ARRENDERCI, mi batterò insieme agli altri sindaci, ai comitati, alle
associazioni, ai sindacati, agli ogliastrini, per difendere il Nostro Ospedale
e la nostra Sanità Territoriale, perché
ogni comune abbia un Medico di Medicina Generale, perché i nostri sanitari
possano lavorare con maggiore serenità e perché le MADRI possano dare alla luce
i nostri figli in questa splendida terra.
Davide
Burchi. Sindaco di Lanusei.
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