Per ora all'Ufficio centrale regionale sono arrivati solo i verbali della circoscrizione Ogliastra. Il lavoro sui documenti delle altre sette deve ancora essere concluso e ci sono alcuni passaggi molto delicati da fare: la
verifica dei voti complessivi di ciascun candidato e l'attribuzione delle schede contestate, che fino ad ora sono state lasciate fuori dal conto
totale. Non sarà una questione di poche ore: il tribunale potrebbe impiegare anche 10
giorni, forse 14, prima
di proclamare gli eletti.
D'altra parte nel 2019, una volta chiuse le urne, ci volle quasi un mese per fare chiarezza sul nome dei nuovi consiglieri regionali e per rendere ufficiale la vittoria di Solinas. A questo giro però la distanza
tra Alessandra Todde e Paolo Truzzu è molto più risicata rispetto a cinque anni fa.
Lo scenario Le 2615 preferenze che ancora lampeggiano sul portale web della Regione dedicato alle elezioni sono un dato più
che superato.
Perché nel frattempo
i risultati delle 19 sezioni mancanti – quelle che non avevano chiuso i verbali entro il tempo
massimo – sono stati calcolati dagli uffici circoscrizionali.
In un caso, quello di un seggio di Villasor, i magistrati hanno dovuto concludere lo scrutinio finale, scheda per scheda, mentre negli altri
si sono
limitati a correggere alcune
incongruenze nei documenti che avevano impedito ai presidenti di seggio di chiudere le operazioni. La
distanza
Ora lo scarto si sarebbe
ridotto, secondo i dati diffusi dal Campo largo, in circa 1600 preferenze.
Un dato che ha confermato la stessa Alessandra Todde: «Tutto procede nel rispetto delle procedure previste», ha detto la presidente in pectore, «mentre attendiamo l'esame dei verbali ed il completamento del processo di verifica, stiamo lavorando insieme con la coalizione per arrivare pronti al momento dell'insediamento ed occuparci da subito dei problemi più urgenti. In questa fase è giusto attendere serenamente l'ufficialità e continuare a condividere la nostra gioia con tutti i sardi e le sarde che hanno atteso a lungo questo importante segnale di cambiamento».
Le schede nulle Nessun commento ufficiale dal centrodestra («rispettiamo il lavoro degli uffici, non vogliamo mettere fretta a
nessuno»,
è la frase ricorrente a
microfoni spenti), anche se secondo lo staff di Truzzu il divario sarebbe un po' più stretto, circa 1200
voti. Ma non è detto che nei prossimi giorni il dato cambi di nuovo. Perché oltre al ricalcolo dei dati trascritti nei verbali – qualche
errore è sempre possibile
– ci sarà
anche l'attribuzione delle schede contestate, che saranno prese in esame seggio per seggio. Nel frattempo emergono alcuni casi limite dai
verbali arrivati negli uffici elettorali circoscrizionali. In
una sezione
di Monserrato ci sarebbero ben 40 voti nulli su circa 400 elettori che si sono presentati alle
urne. Esempi che potrebbero contribuire a strutturare un eventuale
ricorso al Tar.
Lo sguardo all'Abruzzo La
sensazione è che entrambi gli schieramenti, in queste ore
di attesa, guardino anche lo scenario nazionale: tra qualche giorno si voterà in Abruzzo e ovviamente
presentarsi all'elettorato con una vittoria (o una sconfitta) in
Sardegna potrebbe incidere sull'esito delle Regionali. Non a caso
la maggioranza di centrodestra al governo respinge l'ipotesi di un possibile «effetto domino».
«Ma va là, la Sardegna è un'isola, ha le
sue logiche. Sono molto fiducioso, qui le cose andranno bene», ha spiegato ieri il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti a Giulianova (Teramo). Le Comunali Intanto, visti i tempi lunghi per la proclamazione
degli eletti e le polemiche
dei giorni
scorsi sull'afflusso dei dati elettorali all'ufficio centrale della Regione, c'è chi pensa sia meglio
rivedere tutti i meccanismi: «È un sistema farraginoso e dipende da
vari fattori. Ma speriamo
che per
le prossime amministrative si possa risolvere», commenta il leader dei Progressisti Massimo Zedda, che ha già fatto sapere di essere a disposizione per un terzo mandato da sindaco di Cagliari.
«Si può anche
pensare a una sperimentazione verso il voto online, o con procedure che includano il digitale
nella trasmissione dei dati», propone Zedda, «ma se si vuole risolvere
il problema in tempi rapidi, si potrebbe aumentare il numero di
seggi già in occasione delle prossime amministrative. Ci sono seggi che hanno chiuso le oper zioni in
fretta, grazie anche a presidenti con più dimestichezza nelle procedure. Potrebbe quindi essere utile
immaginare una formazione per gli
operatori».
Michele Ruffi
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Federico Marini
skype: federico1970ca
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