mercoledì 1 dicembre 2021

Le colpe di chi non trova un lavoro ben pagato. Di Elisabetta Piccolotti.


 

Ecco una di quelle che curve che non vengon fuori per caso. Potevano aiutare in maniera proporzionata e progressiva gli uni e gli altri, i lavoratori poveri a meno di mille euro e i quadri a 2700, e invece hanno fatto una scelta piuttosto chiara.

 

L’idea che comunica all’Italia un grafico come questo è che chi non è riuscito a trovare un lavoro ben pagato in fondo non lo meriti. La curva delle nuove agevolazioni irpef dimostra che il Governo ritiene che i lavoratori poveri siano tali per colpa propria e che quindi non siano sufficientemente meritevoli per adeguate agevolazioni fiscali.

 

Perché? Quali ragioni inducono il Governo a valutare in questo modo i percettori di un reddito lordo inferiore ai 20.000/25.000 euro? Vogliamo che il Governo e i parlamentari che voteranno questa finanziaria rispondano a questa domanda, con argomentazioni solide e precise.

 

Ritengono che queste lavoratrici e questi lavoratori siano improduttivi, incapaci di assumersi responsabilità, poco qualificati, assenteisti? O cos’altro? Lo spieghino loro in aula, perché davvero alle latitudini del mondo reale non riusciamo a capirlo.

 

A noi che conosciamo centinaia di giovani precari, anziani sfruttati nei cantieri, donne costrette al part-time, lavoratori sotto-inquadrati, finte partite iva, a noi che sappiamo che il mondo del lavoro attuale è una specie di giungla, a noi sembra non soltanto una clamorosa bugia, ma anche un’inaccettabile ingiustizia.

 

Elisabetta Piccolotti

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