venerdì 2 settembre 2022

Alleanza Verdi e sinistra.


 

«Prima di tutto, lavoro e ambiente». «Una forza di sinistra, ecologista, progressista a livello nazionale». Con queste parole Massimo Zedda, presidente del Partito Progressista, ha presentato ieri in piazza Galilei a Cagliari l'Alleanza Verdi e Sinistra, che assieme al suo partito include Sinistra Italiana, Europa Verde, Possibile e varie reti civiche. Nella coalizione di centrosinistra, con un obiettivo chiaro: «Formare una sinistra ecologista organizzata nel Paese e, oltre il voto del 25 settembre, rafforzare la sinistra all'interno della coalizione», la spiegazione dell'ex sindaco di Cagliari.

 

«Si creerebbe una dinamica di relazioni col Pd: più saranno i voti a nostro favore, più sarà possibile incidere con politiche ambientali e di sinistra». Il programma Fra i punti principali dell'Alleanza Verdi-Sinistra un'attenzione particolare sulla produzione energetica, la transizione ecologica e la mobilità sostenibile. «Ci sono temi e valori che la società ha manifestato come prioritari: lavoro, ambiente, scuola e sanità», prosegue Zedda.

 

«Siamo per lo sviluppo, l'ambiente e una sanità migliore: è un messaggio contro il governo del centrodestra, bisogna cogliere quest'occasione. È un voto come argine alla peggiore destra che potrebbe governare il Paese dal fascismo a oggi, ma anche in risposta a chi sembra giochi col futuro dell'Italia a chi la spara più grossa». Sui temi chiave si esprime Francesca Ghirra, capolista alla Camera: «Vogliamo proporre politiche di sinistra basate sulle esigenze della Sardegna, per ridurre il divario che negli anni ha caratterizzato alcune problematiche dell'Isola», specifica.

 

«Penso alla sanità, all'istruzione e al tema drammatico dei trasporti, interni ma anche verso l'Italia e l'estero: abbiamo un enorme problema con la continuità territoriale. Sul caro bollette abbiamo discusso tanto, dobbiamo cercare soluzioni come per esempio investire sulle energie rinnovabili».

 

Impegno preciso Gianni Manca, capolista al Senato, si sofferma su due temi: «La nostra sanità è allo sfascio, conosciamo tanti che devono andare a Roma o a Milano per una visita. Poi viviamo una delle peggiori crisi energetiche della storia recente dell'Occidente, eppure insistiamo sulla produzione di energia con metodi tradizionali. Abbiamo bisogno di energia rinnovabile, ma anche progetti seri e sostenibili».

 

In rappresentanza del partito Possibile è intervenuta Giulia Andreozzi, candidata alla Camera: «La nostra lista è quella che meglio saprà tutelare i diritti civili. Crediamo in una sinistra moderna che venga rappresentata in Parlamento: ci vogliono forze ed energie senza imbarazzi e compromessi».

 

Francesco Agus, capogruppo in Consiglio regionale, aggiunge: «Il Consiglio non si riunisce da mesi, nonostante gli ospedali sardi stiano cadendo a pezzi. Grandi strutture private si sono coperte d'oro dalla crisi della nostra sanità: l'unica cosa aumentata è la mobilità sanitaria. E noi vogliamo sbugiardare questi partiti che ribadiscono cose già promesse e non rispettate».

 

Allarme nucleare Sempre ieri, intanto, a Roma il leader nazionale dei Verdi, Angelo Bonelli, ha presentato la presunta "mappa segreta" dei siti in cui, a suo dire, un eventuale centrodestra di governo (ma anche il terzo polo) vorrebbe realizzare le nuove centrali nucleari. Un elenco di 14 località in tutta Italia, da Trino Vercellese a Chioggia, da Brindisi a Scansano Jonico: e c'è anche Oristano. «Loro non vi dicono prima del voto dove vogliono collocare il nucleare», ha detto Bonelli. Ironica la reazione di Giorgia Meloni, netta quella di Carlo Calenda («fake news»). Riccardo Spignesi, Unione Sarda.

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