La Sardegna ci regala sempre emozioni indescrivibili. Immersa
in un'atmosfera invernale, attraversato un bosco di lecci mentre la rugiada
brilla attraverso timidi raggi di luce, incontriamo la meravigliosa necropoli
di Istevene in territorio di Mamoiada.
Sono sei le tombe
scavate in un affioramento di duro granito. Durante l'esplorazione, oltre ad
alcune domus de janas monocellulari, si possono visitare delle sepolture pluricellulari
scavate in tempi così remoti da rimanere senza fiato per le conoscenze che
avevano sulle tecniche di escavazione ed anche sulle morfologie delle rocce. Oltre
ai vari ambienti, le tombe ci regalano portelli estremamente lavorati con i
solchi di incasso perfetti.
Nella domus de janas più
complessa il tempo ha preservato per noi dell’ocra ben visibile, ed un
particolare focolare, che ai nostri occhi sembra coronato da piccole coppelle.
Oltrepassata la cella, la meraviglia... Un pilastro con scolpita
in alto rilievo una protome taurina davvero realistica, completa di corna,
orecchie ed il muso.
Ho pensato e
ripensato alle capacità del maestro/i che realizzarono questo spettacolo. La domus,
oltre a vari ambienti su diversi livelli, ci regala tante coppelle, compresa
una realizzata nella parte posteriore del pilastro. Curiosa anche la prima
tomba ricavata in un masso erratico, sembra davvero una piccola casetta, oserei
dire quasi un fungo, al cui interno oltre ad alcuni ambienti, in una parete, si
trova un incisione a forma di U. Abbiamo pensato potesse rappresentare delle
corna taurine.
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