«A Sparta il figlio se era deforme e poco prestante veniva gettato dal baratro del monte Taigeto, poiché né per se stesso né per la città era meglio che vivesse. Di tutte le città della Grecia, Sparta è l’unica a non aver lasciato all’Umanità né uno scienziato, né un artista né un poeta. Forse gli spartani, senza saperlo, eliminando i loro neonati troppo fragili, hanno ucciso i loro musici, i loro poeti, i loro filosofi.»
Chi di voi non ha visto
almeno una volta nella vita un dipinto di Caravaggio? O letto una poesia della
Merini? E Van Gogh?
C’è un motivo se in ogni parte del mondo, le opere di Van Gogh, a distanza di
due secoli, continuano a suscitare emozioni tanto forti. Pensate che dipinse La
notte stellata dalla finestra di un manicomio. Anche Alda Merini venne
rinchiusa in manicomio. Molti dicevano che Caravaggio fosse pazzo, e lo stesso
dissero di Camille Claudel, di Beethoven, persino di Socrate! Perché? Perché
non vivevano come gli altri pretendevano che vivessero. Perché
questi uomini sentivano e pensavano in modo diverso. Cosa c’entra con Sparta?
Ecco Sparta fu l’emblema
nel mondo antico dell’efficienza. Della forza. Nel mondo spartano
non c’era spazio per l’iniziativa individuale, per la libertà d’azione, per i
sentimenti; a Sparta la vita dei cittadini seguiva soltanto ordini e regole: era
il mondo dell’obbedienza.
Ogni aspetto della vita dei cittadini-soldati era controllato dallo stato. Essere
un buon guerriero era l’unico scopo dello spartano. Chi non poteva e non sapeva
esserlo, doveva sparire. O essere sfruttato. Per questo motivo Sparta non ebbe
musici, poeti, filosofi.
Oggi lo stato non vuole
cittadini-soldati, ma cittadini-consumatori. Persone che pensino e sentano in
modo facilmente prevedibile, facilmente controllabile. Non servono i filosofi,
non servono i pensatori, non servono gli artisti ma soltanto operai altamente
qualificati. Ed ecco perché la Storia, a detta del nostro illustre ministro
Cingolani, non serve a nulla. Agli uomini-macchina non è utile
conoscere la storia di Sparta. Ragionare. Mettere in relazione.
G.Middei, anche se voi mi conoscete
come Professor X Cari amici, è da poco uscita la nuova ristampa del mio romanzo
Clodio, se vi piacciono la storia e la filosofia, potete leggerne un estratto
gratuito a questo link:
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