lunedì 4 marzo 2024

Sparta, la società dei guerrieri, la nostra, la società dei consumatori.



«A Sparta il figlio se era deforme e poco prestante veniva gettato dal baratro del monte Taigeto, poiché né per se stesso né per la città era meglio che vivesse. Di tutte le città della Grecia, Sparta è l’unica a non aver lasciato all’Umanità né uno scienziato, né un artista né un poeta. Forse gli spartani, senza saperlo, eliminando i loro neonati troppo fragili, hanno ucciso i loro musici, i loro poeti, i loro filosofi.»

 

Chi di voi non ha visto almeno una volta nella vita un dipinto di Caravaggio? O letto una poesia della Merini? E Van Gogh? C’è un motivo se in ogni parte del mondo, le opere di Van Gogh, a distanza di due secoli, continuano a suscitare emozioni tanto forti. Pensate che dipinse La notte stellata dalla finestra di un manicomio. Anche Alda Merini venne rinchiusa in manicomio. Molti dicevano che Caravaggio fosse pazzo, e lo stesso dissero di Camille Claudel, di Beethoven, persino di Socrate! Perché? Perché non vivevano come gli altri pretendevano che vivessero. Perché questi uomini sentivano e pensavano in modo diverso. Cosa c’entra con Sparta?

 

Ecco Sparta fu l’emblema nel mondo antico dell’efficienza. Della forza. Nel mondo spartano non c’era spazio per l’iniziativa individuale, per la libertà d’azione, per i sentimenti; a Sparta la vita dei cittadini seguiva soltanto ordini e regole: era il mondo dell’obbedienza. Ogni aspetto della vita dei cittadini-soldati era controllato dallo stato. Essere un buon guerriero era l’unico scopo dello spartano. Chi non poteva e non sapeva esserlo, doveva sparire. O essere sfruttato. Per questo motivo Sparta non ebbe musici, poeti, filosofi.

 

Oggi lo stato non vuole cittadini-soldati, ma cittadini-consumatori. Persone che pensino e sentano in modo facilmente prevedibile, facilmente controllabile. Non servono i filosofi, non servono i pensatori, non servono gli artisti ma soltanto operai altamente qualificati. Ed ecco perché la Storia, a detta del nostro illustre ministro Cingolani, non serve a nulla. Agli uomini-macchina non è utile conoscere la storia di Sparta. Ragionare. Mettere in relazione.

G.Middei, anche se voi mi conoscete come Professor X Cari amici, è da poco uscita la nuova ristampa del mio romanzo Clodio, se vi piacciono la storia e la filosofia, potete leggerne un estratto gratuito a questo link:

 

Tratto da:

                                                                

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