La villa da 543 metri quadrati di coperto
acquistata a Cagliari per un milione e centomila euro dal presidente della
Regione Christian Solinas è al centro di un'inchiesta che il procuratore capo facente
funzioni Paolo De Angelis ha affidato due mesi fa alla sostituta Maria Virginia
Boi. Nessuna ipotesi di reato e nessun indagato: il
fascicolo è iscritto al modello 45 ed è la conseguenza inevitabile di una serie
di esposti anonimi arrivati all'ufficio del procuratore in cui la vicenda della
compravendita dell'immobile viene illustrata con una serie di documenti.
A fianco della villa, nell'area del
giardino in cui i precedenti proprietari avevano fatto realizzare una grande
piscina, è in fase di costruzione una palazzina di quattro piani con vista
sullo stagno di Molentargius e sul mare del Poetto che non apparterrebbe a
Solinas. La Procura intende verificare la legittimità paesaggistica dell'intervento
edilizio e i vari passaggi finanziari che hanno preceduto l'acquisto della villa e la supposta cessione dell'area destinata alla palazzina da parte del
leader sardista.
La costruzione del nuovo edificio, per
quanto di forte impatto visivo in un'area delicatissima, risulterebbe regolare perché autorizzata
in base alla leggina regionale che gli ambientalisti hanno chiamato polemicamente «scempia stagni». Mentre per quanto riguarda l'operazione finanziaria, secondo il Fatto
Quotidiano Solinas avrebbe ottenuto dal Banco di Sardegna, la tesoreria della Regione, un mutuo di 880 mila euro dopo aver ceduto
all'imprenditore Roberto Zedda, editore di Youtg.net e fornitore di numerosi servizi per la Regione, alcuni ruderi a Santa Barbara (Capoterra).
Il 4 novembre 2020 Zedda avrebbe versato
con due assegni in successione la caparra confirmatoria di 200 mila euro
stabilita nel preliminare, con l'impegno a corrispondere altri 50 mila euro,
senza però chiudere l'affare con il pagamento della differenza e col rogito
notarile, che non risulterebbe registrato.
L'interrogativo riguarda il destino della caparra: è stata restituita all'imprenditore
o Solinas l'ha trattenuta secondo
contratto?, Accertare per via giudiziaria questo
passaggio potrebbe essere necessario per spiegare l'anomalia legata all'importo
della caparra - 250 mila euro su un totale di 550 mila, di norma si versa una
percentuale minima - e sgomberare il campo dalle voci incontrollate che i
servizi del Fatto hanno sollevato.
Resterebbe in ogni caso da chiarire, almeno
sotto il profilo dell'opportunità politica, perché Solinas abbia ceduto i
ruderi di Santa Barbara, acquistati nel 2002 per 40 mila euro, a un imprenditore impegnato in diversi lavori per la Regione e
considerato vicino al suo consigliere personale Nanni Lancioni. A indagare sarà la Guardia di Finanza. (m.l)
Articolo tratto da “La Nuova Sardegna” del 21.09.2022
Federico Marini
marini.federico70@gmail.com
skype: federico1970ca
Nessun commento:
Posta un commento