mercoledì 22 settembre 2021

La manifestazione di Venerdì


 

La manifestazione di venerdì «Non si cavalchino i problemi» Comitati e associazioni saranno a Cagliari venerdì per rivendicare il diritto alla salute e difendere la sanità pubblica. Ieri il presidente della Regione ha giocato d'anticipo illustrando i nodi del sistema sardo, ma anche le azioni messe in campo per scioglierli. «Vorrei che ai sardi fosse ben spiegato che la situazione della sanità non è fuori controllo». Il governatore dice di voler «evitare che si creino tensioni istituzionali e sociali amplificate mediaticamente: la mia preoccupazione è che, davanti a una situazione che ha bisogno di un senso di responsabilità diffuso tra tutti gli attori sociali, ci sia invece il tentativo di alimentare uno scontro».

 

«No ai conflitti» Christian Solinas non nega l'esistenza di problemi, ma «oggi sentiamo l'esigenza di ricordare che serve una leale collaborazione tra istituzioni, affrontiamo una stagione complessa a causa di una pandemia alla quale nessuno nel mondo era preparato, e l'obiettivo di tutti è garantire una sanità pubblica ai cittadini». E tutto questo «non può risolversi in una dinamica conflittuale tra la Regione e i tanti comitati che nascono come se non avessimo a cuore la soluzione di questi problemi, o ci fosse bisogno di una mobilitazione popolare per sollevare un tema già oggetto di provvedimenti già adottati o in fase di adozione».

 

Oltretutto, «questa tendenza a cavalcare problemi che esistono, come la carenza di medici, ha l'effetto di rendere alcune sedi periferiche poco appetibili nella percezione del personale chiamato a ricoprire quei ruoli: se tutti dicono che nel Mandrolisai la sanità è un disastro, nessun medico in graduatoria ci vorrà andare. Abbiamo medici che non di rado rifiutano l'assegnazione o si dimettono». Invece, conclude, «è nostra responsabilità costruire un clima di serenità».

 

«Futuro immaginario» In serata è arrivata una nota durissima firmata dal gruppo dei Progressisti in Consiglio regionale. «Il presidente della Regione racconta di un sistema sanitario che evidentemente non riguarda la Sardegna ma è tutto proiettato verso un futuro immaginario, ma che non dà risposte ai problemi che ogni giorno affrontano medici, personale sanitario, pazienti e familiari». Secondo i consiglieri dell'opposizione, «tutte le criticità non possono essere derubricate con il tentativo, da parte dei comitati che da mesi portano avanti rivendicazioni sancite dalla Costituzione, di creare una dinamica conflittuale».

 

Piuttosto, «farebbe bene, il presidente, ad ascoltare gli allarmi che da tempo arrivano da tutta la Sardegna». Quanto all'emergenza Covid, è vero che non era prevedibile, «è però utile ricordare al presidente di essere stato l'unico al mondo, nel pieno di una pandemia, a voler approvare una riforma sanitaria che ha di fatto paralizzato l'intero sistema regionale».

 

La mozione. Sempre i Progressisti, con una mozione di Laura Caddeo, ricordano che tra i territori più colpiti dalla disorganizzazione del sistema ospedaliero c'è la Barbagia-Mandrolisai con il suo principale presidio sanitario, l'ospedale San Camillo di Sorgono: «Chiediamo al presidente della Regione e al suo assessore di intervenire subito per assicurare l'erogazione dei livelli minimi assistenziali». Roberto Murgia

 

Articolo da “L’Unione Sarda” del 22.09.2021
Federico Marini
marini.federico70@gmail.com
skype: federico1970ca

 

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