mercoledì 13 ottobre 2021

Pentastellati, in cinque anni dal trionfo al tonfo


 

«Dacci le chiavi, Casti dacci le chiavi». Iniziava con cori da stadio e sventolio di bandiere davanti al Comune l'avventura del M5S a Carbonia. Era il 16 giugno del 2016. Quel giorno i grillini conquistarono il Municipio e con l'entusiasmo a mille per la vittoria, prima ancora di insediarsi in Consiglio, fecero cambiare tutte le serrature negli uffici. «Girava voce che stavano portando via dei documenti – ha raccontato la sindaca Paola Massidda in una recente intervista – non so se fosse vero o meno».

 

Nel dubbio i nuovi inquilini del palazzo cambiarono le chiavi, quelle che tra qualche giorno consegneranno a Pietro Morittu, fresco vincitore della tornata elettorale che ha visto il M5S conquistare il 5,6 per cento dei consensi. Un risultato simile a quello ottenuto dai pentastellati a Carbonia nelle Regionali. L'arrivo in città dell'ex premier Giuseppe Conte alla vigilia delle elezioni è servito a poco. La coalizione, che sosteneva Luca Pizzuto, si è fermata al 21 per cento e il M5S riesce ad eleggere un solo consigliere comunale: Gian Luca Lai, ex vicesindaco e unico assessore della Giunta Massidda che ha portato a termine la consiliatura.

 

Gli altri sei si sono dimessi. Tra questi Mauro Manca, tecnico con delega al Bilancio. «Mi hanno chiamato – racconta Manca – ci tenevo a dare una mano. Purtroppo il gruppo ha pagato per l'inesperienza. All'interno c'erano alcuni consiglieri che hanno remato contro, i problemi non venivano affrontati e c'erano persone che non hanno mai avuto a che fare con questioni politiche e amministrative».

 

Più o meno dello stesso tenore le dichiarazioni di Giuseppe Casti, ex sindaco e consigliere di minoranza, nemico numero uno in Aula della sindaca Paola Massidda. «Sono capitati in Municipio per caso – commenta – in cinque anni hanno chiusi servizi, aumentato le e tasse, azzerato gli investimenti. Hanno paralizzato la macchina amministrativa. Cinque anni persi per la città e il territorio».

 

Gian Luca Lai non nasconde la delusione per il risultato elettorale, ma difende le scelte fatte. «Abbiamo fatto un lavoro enorme – spiega – partivamo da una situazione difficile con gravi problemi di bilancio. Abbiamo cercato di spiegare alla città quello che stavamo cercando di fare, ma forse non l'abbiamo fatto bene. La nostra comunicazione è stata deficitaria. C'è stata una morìa di assessori e tanti altri problemi, ma lasciamo un'eredità importante. In Consiglio farò sicuramente un'opposizione costruttiva, se la maggioranza farà

qualcosa di positivo sarò pronto a dare il mio contributo. Sarò un osservatore attento».

 

Sul risultato dei pentastallati è intervenuta anche Alessandra Todde, sottosegretaria nel ministero dello Sviluppo economico. «Carbonia rappresenta il miglior risultato del M5S in Sardegna e il quarto in Italia tra i capoluoghi di provincia – commenta – gli esiti elettorali hanno viceversa premiato Pietro Morittu che capitanava altra cordata con cui non è stato possibile trovare una sintesi, data la scelta del Pd di allearsi con liste molto vicine alla giunta del presidente Solinas».

 

Francesco Pintore

 

Articolo “Unione Sarda,” 13.10.2021

Federico Marini

marini.federico70@gmail.com

skype: federico1970ca

 

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