«Dacci le
chiavi, Casti dacci le chiavi».
Iniziava con cori da stadio e sventolio di bandiere davanti al Comune
l'avventura del M5S a Carbonia. Era il 16 giugno del 2016. Quel giorno i
grillini conquistarono il Municipio e con l'entusiasmo a mille per la vittoria,
prima ancora di insediarsi in Consiglio, fecero cambiare tutte le serrature
negli uffici. «Girava voce che stavano portando via dei documenti – ha
raccontato la sindaca Paola Massidda in una recente intervista – non so se
fosse vero o meno».
Nel dubbio i nuovi inquilini del palazzo
cambiarono le chiavi, quelle che tra qualche giorno consegneranno a Pietro
Morittu, fresco vincitore della tornata elettorale che ha visto il M5S
conquistare il 5,6 per cento dei consensi. Un
risultato simile a quello ottenuto dai pentastellati a Carbonia nelle Regionali. L'arrivo in
città dell'ex premier Giuseppe Conte alla vigilia delle elezioni è servito a poco. La coalizione, che sosteneva Luca Pizzuto, si è fermata al 21 per cento e il M5S riesce ad
eleggere un solo consigliere comunale: Gian Luca Lai, ex vicesindaco e unico assessore della Giunta
Massidda che ha portato a termine
la consiliatura.
Gli altri sei si sono dimessi. Tra questi Mauro
Manca, tecnico con delega al Bilancio. «Mi hanno chiamato – racconta Manca – ci
tenevo a dare una mano. Purtroppo il gruppo ha pagato per l'inesperienza. All'interno c'erano alcuni consiglieri che hanno remato contro, i
problemi non venivano affrontati e c'erano persone che non hanno mai avuto a
che fare con questioni politiche e amministrative».
Più o meno dello stesso tenore le
dichiarazioni di Giuseppe Casti, ex sindaco e consigliere di minoranza, nemico
numero uno in Aula della sindaca Paola Massidda. «Sono
capitati in Municipio per caso
– commenta – in cinque anni hanno chiusi servizi, aumentato le e tasse, azzerato gli investimenti. Hanno paralizzato la macchina amministrativa. Cinque anni persi per la
città e il territorio».
Gian Luca Lai non nasconde la delusione per
il risultato elettorale, ma difende le scelte fatte. «Abbiamo fatto un lavoro enorme – spiega – partivamo da una situazione difficile con gravi problemi di bilancio. Abbiamo cercato di spiegare alla città
quello che stavamo cercando di fare, ma forse non l'abbiamo fatto bene. La nostra comunicazione è stata deficitaria. C'è stata una morìa di
assessori e tanti altri problemi,
ma lasciamo un'eredità importante. In Consiglio farò sicuramente un'opposizione costruttiva, se
la maggioranza farà
qualcosa di positivo sarò pronto a dare il
mio contributo. Sarò un osservatore attento».
Sul risultato dei pentastallati è
intervenuta anche Alessandra Todde, sottosegretaria nel ministero dello
Sviluppo economico. «Carbonia rappresenta il miglior risultato del M5S in Sardegna
e il quarto in Italia tra i capoluoghi di provincia – commenta – gli esiti
elettorali hanno viceversa premiato Pietro Morittu che capitanava altra cordata
con cui non è stato possibile trovare una sintesi, data la scelta del Pd di
allearsi con liste molto vicine alla giunta del presidente Solinas».
Francesco Pintore
Articolo
“Unione Sarda,” 13.10.2021
Federico
Marini
skype:
federico1970ca
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