mercoledì 13 ottobre 2021

Visita al Nuraghe di Santa barbara (Sindia), di Natalia Guiso (@Naty Guí nuraviganne)


 

L'esplorazione vissuta questa volta è stata un mix di forti emozioni, da un lato per lo stupore provato (mi sorprendo ogni volta!), dall'altro per il profondo dolore vissuto e respirato. Il nuraghe di cui vorrei parlarvi oggi è straordinario, un bellissimo monotorre.

 

Avvicinandoci incontriamo il maestoso architrave molto baso rispetto all'ingresso, quest'ultimo seminterrato, ma all'interno ci si accede agevolmente a carponi. Una volta oltrepassato, la prima cosa che ho notato è l'architettura del corridoio con copertura a ogiva, sembra una spina di pesce o, come disse un bravo esploratore e lo penso sempre anche io, somigliante alla spiga del grano. Attraversato questo si giunge al mastio centrale, costituito da tre bellissime nicchie.

 

La tholos è di una bellezza sconvolgente, la posa delle pietre è stupenda, l'ho guardata per un tempo indefinito. Pare un bocciolo di rosa, pura maestria! In questo caso, la nicchia si trova entrando a sinistra, e alla destra invece la scala elicoidale che circonda tutto il nuraghe, è spettacolare, con la volta molto alta, si possono vedere nei conci le curvature della lavorazione, è incredibilmente bella, arriva fino al secondo piano, dove si può vedere ancora la seconda camera.

 

Noto che la scala prosegue, c'era forse la terza camera? o la terrazza? Nella seconda stanza si può ammirare un particolarissimo portello, sembra abbia la forma del pozzo di Santa Cristina, trapezoidale, ed un architrave a forma di semi luna, è magnifico, l'accuratezza e la precisione della costruzione è strabiliante. I conci delle ultime fila del nuraghe sono perfettamente sbozzati, isodomi. Meraviglioso, tutta questa bellezza mi colpisce al cuore.

 

C'è un dolorosissimo ma ... quando siamo arrivati il nero fumo e il forte odore mi colpiscono come un pugno allo stomaco, e se da un lato mi sembra sempre di toccare il cielo, dall'altro, vedere il panorama intorno tutto carbonizzato, mi ferisce nel profondo. Purtroppo il territorio quest'estate è stato devastato da un incendio terribile, mentre il vecchio saggio resiste alla stupidità umana, tutto intorno regna la desolazione più pura. Non riuscirò mai a capire perché fare così male a lei che ci nutre, che ci permette di vivere... Mi rincuora vedere la vita rinascere.🌈🌺🌈🌺🍀

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Natalia Guiso (@Naty Guí nuraviganne

 

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