Il viaggio di cui vorrei parlarvi oggi sarà diviso in due post. Questa volta, oltre al mio braccio destro e diciamo pure sinistro degli ultimi tre anni, è venuto con noi un amico.
Dopo aver attraversato il pittoresco (carino, suggestivo) paese di
Ittireddu, ci incamminiamo fino ad arrivare ad un cancello aperto. Vediamo il
maestoso nuraghe e, mentre ci avviciniamo, noto che il
suolo ha delle conformazioni strane, che mi
fanno sospettare la presenza di un villaggio interrato. Poco avanti ci
ritroviamo davanti a lui e ad una stupenda capanna con un bellissimo ingresso.
Il nome del sito è Nuraghe Funtana ed è di tipo complesso, frettolosamente
posso dirvi che ha una torre centrale e due torri secondarie forse aggiunte in
un secondo momento che racchiudono il cortile centrale a cui accedono entrambe.
Strutturalmente è incantevole, sembra una
casa con stanze a sorpresa. La
prima torre ha un architrave basso e la pavimentazione, la tholos è quasi
intatta, ha delle piccole nicchiette.
Lo superiamo e ci troviamo di fronte il cortile con l'ingresso dell'altra
camera, molto particolare, costituita da due nicchie enormi ed un
ingresso/uscita. Il cortile è stupendo, di fronte al mastio centrale c'è una sorta di bancone sedile, e una delle
pietre ha i tipici fori in cui venivano fissati i bronzetti votivi. Accanto al
mastio, sia a destra che a sinistra, ci sono due scale che portavano alle
stanze delle camere superiori, quella a sinistra è ancora intatta,
meravigliosa.
Lo stupore non finisce qua! Il nuraghe continua in ogni singolo ambiente a
lasciarci senza fiato, senza parole! Varcato l 'architrave del mastio, sulla destra
una profonda nicchia, sulla sinistra una bellissima scala, ed esplorando ci
rendiamo conto che tra i conci c'è del sughero, un emozione straordinaria. Come
mi disse un archeologo bravissimo, i nuraghi erano quasi tutti coibentati e
intonacati. Attraversato il corridoio, che ha un
finestrella di scarico molto profonda, entriamo nella camera principale, dotata di banconi sedili lungo il perimetro, e di tre nicchie a croce
molto particolari.
Quella alla mia destra è profonda, la frontale non è una semplice nicchia
ma una sorta di T, da cui si dipartono due corridoi senza uscita; la terza
nicchia, quella a sinistra, è stata parzialmente murata con dei conci
perfettamente lavorati. Osservandola mi viene un'idea, punto la pila
e vedo il fondo della nicchia bagnato:
qualcuno sa dirmi se ho avuto un intuizione giusta, fu mai utilizzato come come
cisterna/pozzo per acqua? Nel centro della camera c'è una sorta di piedistallo
con un betilino, Sarà una parte di un altare?
Oppure un pezzo di "tavolino"?(una ricostruzione). Comunque dalla
tholos si può vedere che sulla sommità del mastio centrale c' era anche un
altra camera. Qua e là, esternamente, troviamo delle
pietre perfettamente lavorate, non
sembrano del nuraghe, non capisco cosa potesse esserci, forse un pozzo
successivo al nuraghe ? Una curiosità: in un ripostiglio dentro un vaso, furono
ritrovati dei lingotti di tipo egeo, testimonianza dei traffici commerciali e
dell’attività metallurgica . Guiso Natalia.
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