Mai così tanti. L'isola ha fatto segnare il record in fatto di contagi giornalieri, con il bollettino della Regione che ieri ha comunicato 771 nuovi positivi. Una cifra decisamente superiore al precedente primato, datato 13 dicembre 2020. Più di un anno fa i positivi censiti nell'arco delle 24 ore di riferimento erano stati 633, con il numero assoluto che però era stato gonfiato da un riallineamento dei dati della provincia di Nuoro relativi ad un periodo precedente.
Alla fine del 2020 i vaccini non erano
ancora disponibili, la prima inoculazione nell'isola arrivò solo13 giorni dopo,
il 27 dicembre, ma non esistevano nemmeno le varianti del virus, tanto meno quelle che portano in dote un altissimo coefficiente di contagiosità, come la
Omicron. E, considerando i tempi di incubazioni abbastanza ridotti della nuova variante dominante, ridotti a tre giorni, è più che probabile che il picco registrato ieri sia il primo effetto
diretto della convivialità natalizia, e di qualche leggerezza di troppo commessa
durante i pranzi e le cene dei giorni di festa.
Ma l'isola sembra avanti anche rispetto alle
letture più autorevoli, come quella del premio Nobel Giorgio Parisi, che ha misurato
il raddoppio dei casi nazionali nel corso dell'ultima settimana. In Sardegna il 21 dicembre (i dati di ieri, 29 dicembre, in realtà sono stati acquisiti il 28) erano
stati comunicati 186 positivi:
quattro volte meno di quanto comunicato nell'ultimo bollettino.
Un anno dopo. Nonostante un numero di
contagi decisamente inferiore, il 13 dicembre del 2020 erano stati segnalati
anche sette decessi, contro l'unico di ieri, e un ridottissimo numero di
tamponi effettuati, 3.606 contro i 18.203 processati nelle ultime 24 ore, che hanno
portato ad un tasso di positività salito rapidamente dal 2,7 per cento del
penultimo bollettino al 4,2 segnalato ieri. Ma le
differenze più
evidenti sono quelle legate ai numeri dei ricoveri in ospedale, su cui evidentemente la vaccinazione ha giocato
un ruolo fondamentale: il 13 dicembre del 2020 i pazienti in
terapia intensiva erano 59, oggi sono 15 per un tasso di occupazione del 7 per
cento, e quelli in area medica erano 589, contro i 142 comunicati nell'ultimo
bollettino, pari al 9 per cento della capienza totale. Anche le persone in isolamento erano molte di
più, 14.776 contro le 6.306 di oggi.
Il caso Nuoro. Difficile, invece, fare un raffronto legato alla territorialità dei contagi. In entrambi i casi, quello del 13 dicembre 2020 e quello di ieri, la
provincia di Nuoro gioca un ruolo fondamentale. Il maxi bollettino di un anno
fa era stato viziato da un riallineamento delle mancate comunicazioni dei casi
censiti nel Nuorese, che infatti furono 491.
Allo stessa maniera, i dati comunicati
negli ultimi giorni riportano una strana sequenza di contagi, quasi un codice
che si ripete dal 25 dicembre, quando erano stati segnalati appena tre contagi,
cinque il 26, 212 il 27, nuovamente 3 il 28 e nuovamente 5 il 29. Per il resto, nell'ultimo bollettino è stata la Città Metropolitana di Cagliari l'area più
colpita, 357 casi, seguita da Sassari, 201, dal Sud Sardegna, 101, e da Oristano, 99.
La situazione in Italia. La Sardegna non è stata l'unica regione a segnalare un nuovo record di contagi. Insieme all'isola
anche Veneto, Piemonte, Campania
e Lazio. Dalla Lombardia, invece, arriva il tasso di positività
più alto, 15,5 per cento. L'incremento dei contagi in diverse regioni ha portato il bollettino
nazionale a far segnare il massimo storico: 98mila casi. Calato, invece, il numero delle vittime: 136 quelle segnalate ieri contro le 202 della giornata precedente, quando
i contagi erano stati 78mila. Si
conferma altissimo anche il numero di tamponi processati, molecolari e antigenici: 1.029.429. Martedì erano stati 1.034.677. Il tasso di
positività sale al 9,5%, rispetto
al 7,57% del penultimo bollettino. Attualmente
sono 1.185 i pazienti ricoverati nei reparti di terapia intensiva in Italia, 40
in più nelle 24 ore nel saldo tra entrate e uscite. Gli ingressi giornalieri,
relativi a ieri, sono stati 126. I ricoverati con sintomi nei reparti ordinari sono 10.578, ovvero
489 in più rispetto all'ultima
comunicazione.
Le previsioni. Quelle che arrivano dal Governo non potrebbero essere più nefaste e
annunciano una clamorosa recrudescenza della diffusione del virus, anche se è già stata esclusa l'ecatombe sanitaria o altre situazioni di caos: «Ci dobbiamo aspettare che centinaia di migliaia di
persone si contagino con Omicron
nelle prossime settimane - ha detto ieri il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri -. Abbiamo in
circolazione la Omicron, andiamo
verso la riduzione della quarantena per i vaccinati ma con il passare dei giorni ci potranno essere
aggiustamenti a seconda delle situazione. Con Omicron stiamo andando verso endemia, quindi niente panico».
Articolo
“La Nuova Sardegna,” 30.12.2021
Federico
Marini
skype:
federico1970ca
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