domenica 2 gennaio 2022

Temussi (Ats): «Impossibile fermarla». Rubino (Aou): «47 su 92 positivi» Omicron inarrestabile: «Presto sarà dominante»


 

La brutta notizia è che la Omicron l'abbiamo in casa e non più con casi sporadici. La buona notizia è che il vaccino regge bene e non si spaventa per la nuova variante. «I casi stanno aumentando anche in Sardegna - ammette Massimo Temussi, commissario dell'Ats - e presto l'Omicron diventerà prevalente. Sta avvenendo un po' in anticipo, avevamo previsto una diffusione massiccia verso gennaio. Ma una volta che la variante arriva, la sua diffusione è inevitabile».

 

Il 25 e 26 dicembre la struttura complessa di Microbiologia e virologia dell'Aou di Sassari, diretta dal professor Salvatore Rubino, su 92 campioni positivi ne ha individuato 47 compatibili con il profilo Omicron, 33 casi Delta e 12 non identificabili perché a bassa carica virale. In Sardegna salgono così a 53 i casi riconducibili all'ultimo travestimento del virus.

 

Presto sarà prevalente. «Arriveremo ad avere la Omicron come variante prevalente - dice ancora Temussi -, però il fatto che non "buchi" il vaccino ci fa stare tranquilli. Inoltre registriamo un aumento del numero di persone che si vogliono vaccinare, anche con prima dose».

 

Misure particolari? «Cercheremo di mettere in campo un tracciamento più aggressivo, anche se con l'aumento dei casi ci si trova di fronte a un problema di carenza di personale».

 

Personale sanitario. Un aumento della positività potrebbe coinvolgere anche il personale sanitario e quindi creare problemi di operatività negli ospedali. Il commissario dell'Ats per ora non si fascia la testa: «L'aumento dei contagi per ora non sta incidendo in maniera sensibile sul personale sanitario. Il nostro modello, articolato in ospedali Covid e non Covid, ha dimostrato di funzionare. Sfrutteremo meglio il Marino di Alghero, per decongestionare l'Aou di Sassari e siamo in attesa di risposte dal Mater Olbia».

 

L'attività di ricerca, intanto, prosegue. All'Aou di Sassari i campioni sono stati analizzati attraverso un test di pre-screening (real time Pcr), che consente di identificare il tipo di variante e che necessita però di una ulteriore conferma con analisi di sequenziamento.

 

Contagi di rientro. I campioni positivi sono riconducibili in gran parte a contatti di cittadini rientrati nell'isola per le festività natalizie, provenienti da diverse località tra le quali Inghilterra, Spagna e regioni del nord Italia come Lombardia e Piemonte.«Ci aspettiamo che in questo periodo di festa la variante Omicron abbia una accelerata - commenta il professor Rubino - e questi casi sospetti potrebbero già dimostrare che sta circolando nell'isola».

 

«Ai primi di dicembre la variante Delta in Sardegna era ancora prevalente al 90 per cento - prosegue il docente - ma progressivamente nel tempo, come sta già succedendo nel nord Europa, la Omicron diventerà la variante prevalente. Dovremo aspettare il prossimo survey di gennaio per avere una fotografia più nitida della situazione».

 

«La Delta, al momento, è quella che ci preoccupa, perché molte persone che sono ricoverate in terapia intensiva o in Malattie infettive hanno contratto questo tipo di mutazione del virus. È anche vero, però, che la Omicron, che sembrerebbe meno virulenta, avrebbe contagiato anche cittadini con doppia dose di vaccino.

 

«Ecco perché - esorta Salvatore Rubino – in questo periodo di festa non dovremmo scordarci le precauzioni che dobbiamo utilizzare tutti i giorni, come il distanziamento e l'utilizzo della mascherina, così da non far circolare il virus».

 

Sono attesi per il 28 dicembre i risultati del sequenziamento dei 7 casi sospetti individuati prima delle festività natalizie. Un ottavo caso su cui si nutrono dubbi è invece in fase di sequenziamento nei laboratori dell'Aou di Cagliari.

 

Le accuse. Ma la gestione di questa fase della pandemia, secondo l'opposizione in consiglio regionale, manifesta delle lacune. Ad attaccare la Giunta è Francesco Agus dei Progressisti: «La capacità reattiva della Regione a Omicron si dimostra totalmente inadeguata». Secondo Agus «bisogna potenziare vaccinazione, tracciamento e operatività dei pronto soccorso» mentre «in queste ore l'attenzione della Giunta è concentrata sulle nuove nomine delle aziende sanitarie. Ci auguriamo che, se non altro, finalmente si riporti un minimo di certezze e di continuità in un sistema stremato da due anni e mezzo di commissariamenti ingiustificati e dannosi.

 

In primo luogo siamo in ritardo con le terze dosi. Migliaia di cittadini sardi che hanno fatto la seconda dose da più di quattro mesi hanno un appuntamento prenotato, da tempo, per fine gennaio o per febbraio. Servirebbero più punti vaccinali e più medici ma ancora l'Ats non ha reclutato nemmeno quelli che attraverso le agenzie interinali avevano partecipato al bando dando la loro disponibilità».Sul tracciamento Agus denuncia: «il sistema dei tamponi e delle diagnosi precoci è andato in tilt» e sulla gestione dei

positivi sintomatici «l'aumento dei casi dovrebbe imporre di rivedere il sistema dei Pronto Soccorso, già in gravissima crisi»

 

Di Roberto Pretetto

 

 

      Articolo “La Nuova Sardegna,” 30.12.2021

Federico Marini

marini.federico70@gmail.com

skype: federico1970ca

 

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