martedì 7 dicembre 2021

Nell'Isola muore un 53enne no vax


 

Ci sono altre due vittime di Covid, giovani, registrate ieri in Sardegna: un 53enne dell'hinterland cagliaritano, no vax, morto in ospedale, senza altre patologie; e un 61enne che si trovava in Ogliastra, deceduto a Sassari, nato in Olanda da padre sardo emigrato, residente a Salonicco, dove aveva fatto il vaccino (non si sa se una o due dosi). Le croci complessive ora sono 1.700.

 

La diffusione. L'allarme è alto anche nell'Isola dopo la conferma dello sbarco della Omicron. «Secondo alcuni studi, nel giro di due, tre mesi, questa nuova variante dovrebbe spazzare via la Delta», dice Salvatore Rubino, direttore del laboratorio di Microbiologia e virologia dell'Aou di Sassari, dove domenica notte è stato sequenziato il tampone del passeggero del volo Roma-Alghero di ritorno dal Sud Africa. L'uomo è stato infettato dalla mutazione del virus in via di propagazione in tutto il pianeta – con casi confermati solo ieri in Spagna, in Croazia, in Gran Bretagna, in Israele, in Argentina, in Giappone, negli Stati Uniti – ha fatto due dosi, sta bene, e non ha contagiato nessun altro.

 

Le altre 118 persone a bordo dell'aereo, compresi i giocatori della Torres, negative e attualmente in quarantena, ripeteranno il test tra oggi e domani e se i risultati saranno ugualmente negativi, saranno libere di riprendere la loro vita. A Sassari domenica è stato individuato anche un caso di Delta Plus (il secondo in Sardegna, il precedente a Carbonia) mentre da ieri – così come nel laboratorio dell'Aou di Cagliari e in quelli di tutte le regioni italiane – sono ricominciate le analisi specifiche richieste dall'Istituto superiore di Sanità per fare una fotografia della circolazione delle diverse varianti nel Paese, le "giornate della sorveglianza", interrotte da tempo.

 

Degli altri nove casi di Omicron finora accertati in Italia, sette sono del cluster individuato in Campania, uno in Alto Adige e uno in Veneto. Il cluster campano – riporta l'Ansa – arriva dal "paziente indice" rientrato dopo un viaggio di lavoro in Mozambico, che ha contagiato tutta la sua famiglia: i due figli, la moglie, la madre, la suocera e la badante. Gli altri due pazienti sono un quarantenne del vicentino e una donna della provincia di Bolzano. Entrambi sono rientrati dall'Africa, sono risultati positivi ai successivi tamponi e sono in quarantena con lievi sintomi.

 

Le valutazioni. «Il fatto che il "nostro uomo" non abbia contagiato nessuno ci fa ben sperare», sottolinea professor Rubino, «negli episodi visti in altre zone invece si sono infettati anche i familiari, ma per il momento non sappiamo ancora se la Omicron è più diffusiva della Delta, servono ulteriori studi. Comunque sia, abbiamo abbassato troppo presto la guardia, ci siamo rilassati, e questa attitudine non va affatto bene soprattutto adesso che arrivano le feste».

 

Serve «prudenza prima di dare una valutazione» sulla Omicron, ma «dal punto di vista dell'aggressività sembrerebbe aver fatto un passo indietro rispetto alla Delta», spiega Arnaldo Caruso, presidente della Società italiana di virologi. «Se quello che sta emergendo dal Sud Africa sarà confermato, la Omicron sembra essere una variante con sintomi molto miti. Vorrebbe dire che qualcosa si sta muovendo in termini evoluzionistici verso una migliore convivenza del virus con il nostro organismo. Ma è ancora presto per dire che ci sono prove concrete valide, al momento è una speranza».

 

Il report In Sardegna ieri ci sono stati 80 nuovi positivi, sulla base di 816 persone testate. Il tasso di positività è dell'1,6%. Sono stati processati in totale, fra molecolari e antigenici, 4983 tamponi. I pazienti ricoverati nei reparti di terapia intensiva sono 11 (2 in meno), quelli in area medica 82 (+5). In isolamento ci sono 2.983 persone (-15). In sette giorni l'incremento dei contagi è del 12,4%, l'occupazione delle terapie intensive cala del 31% mentre quella dei reparti Covid ordinari sale del 22%. In Italia il bollettino del ministero della Sanità dà 9.503 nuovi casi e 92 morti (43 domenica), per un totale di 134.287 vittime da febbraio 2020. Il tasso di positività sale al 3,1%. I posti letto occupati nei reparti ordinari sono +282 (5.879 ricoverati); in terapia intensiva sono +7 (il totale dei malati gravi è 743). Cristina Cossu

 

 

Articolo tratto da L’Unione Sarda del 07.12.2021

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Federico Marini

marini.federico70@gmail.com

skype: federico1970ca

 

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