sabato 11 dicembre 2021

Un popolo senza passato e senza futuro. Di Pier Franco Devias


 

Ci insegnano da bambini che, noi Sardi, non abbiamo nemmeno un passato. Siamo comparsi all’improvviso dal nulla, facendo qualche mucchio di pietre di scarso valore, ci siamo opposti stupidamente e senza risultato ai Romani. Poi siamo scomparsi di nuovo nel nulla e ricomparsi allegri e festanti solo per fare l’Italia unita.

 

Ci hanno insegnato che tutto ciò che è sardo è rozzo e di poco valore. E noi lo insegniamo ripetendolo come sciocchi pappagalli ai nostri figli. Ci hanno tolto una lingua che ha mezzo millennio in più della loro, e ci hanno detto che non è nemmeno una lingua. Ci hanno mandato al macello a migliaia per rubare terre ai legittimi proprietari e consegnarle a loro. Ci hanno disperso per il mondo con la miseria e il sottosviluppo imposto.

 

Ci hanno spopolato e ammucchiato là dove servivamo a loro e ai loro affari. Ci hanno bombardato, avvelenato, ammorbato per i loro sporchi interessi. Ci disperdono e ci chiamano pocos. Ci rendono infelici e ci chiamano locos. Ci mettono l’uno contro l’altro e ci chiamano malunidos.

 

E voi vedete complotti, cospirazioni e piani di sterminio dappertutto, tranne che nel lento e silenzioso etnocidio che si svolge davvero sotto i vostri occhi… Per quello no, non muovete un dito. E proprio perciò va avanti, inesorabile.

 

Ma anche se cercate di ignorare il vostro destino, non significa che lui accetterà di ignorare voi. Spetta a voi decidere se lasciarlo fare o accettare di fare i conti con lui.  Cioè con voi stessi.

 

 

Pier Franco Devias

Nessun commento:

Posta un commento

S’Istoria sarda in limba sarda. Di Francesco Casula.

  In unas cantas pimpirias, in televisione, apo contau s'istoria  sa literadura, sa poesia sarda.  - in sa de tres chistionende de s ...