sabato 11 dicembre 2021

Insularità, la promessa di Fico


 

Non c'è ancora certezza sul via libera all'Insularità in Costituzione entro la fine della legislatura, ma è l'impegno ciò che conta,soprattutto se ad assicurarlo è la terza carica dello Stato. «Tanti gruppi parlamentari sono d'accordo e ci sono senza dubbio buone possibilità», ha detto ieri il presidente della Camera Roberto Fico, ospite d'onore in Consiglio regionale alle celebrazioni per i 150 anni dalla nascita di Grazia Deledda.

 

L'impegno «Il provvedimento è ora all'esame delle commissioni competenti della Camera che ne stanno valutando con attenzione i contenuti», ha ricordato, «e io sono d'accordo con la richiesta di un approdo il prima possibile in Aula». Visto il ruolo che ricopre, Fico non intende pronunciarsi nel merito della proposta, «ma non posso che condividere l'obiettivo ultimo di assicurare la coesione e la solidarietà sociale e territoriale nel nostro Paese, condizioni primarie per rimuovere, in coerenza con il dettato costituzionale, gli squilibri inaccettabili tra le Regioni e per favorire l'effettivo godimento dei diritti della persona». Anzi, «voglio assicurare l'attenzione del Parlamento verso le questioni che riguardano le particolari condizioni della Sardegna».

 

Non è strano che il presidente affronti questi temi nella giornata dedicata alla scrittrice Premio Nobel per la Letteratura: «È importante che questi momenti di celebrazione siano condivisi tra Parlamento e Consigli regionali», ha spiegato, «la cooperazione tra assemblee rappresentative costituisce un importante valore aggiunto per la qualità delle decisioni sui temi di interesse comune».

 

Il presidente della commissione Insularità, Michele Cossa, ringrazia: «Fico conferma l'impegno assunto il 17 novembre scorso, lo ha fatto con il consueto garbo istituzionale ma sottolineando il valore della riforma costituzionale partita dalla Sardegna. Non resta che sperare che, grazie anche all'impegno dei deputati sardi, l'iter in commissione si concluda rapidamente, e che il testo possa rapidamente approdare in aula per il secondo, decisivo passaggio». Lunedì la commissione sentirà i parlamentari sardi proprio per fare il punto sull'iter del disegno di legge costituzionale.

 

«Passare ai fatti» A causa di un impegno in videoconferenza con il ministro Cingolani, il presidente della Regione Christian Solinas non ha potuto chiudere le celebrazioni come previsto, ma ha accolto Fico all'arrivo nell'Assemblea sarda. «Oggi abbiamo l'opportunità discutere di cultura e letteratura», ha detto il governatore, «ma anche di temi di stretta attualità come l'insularità».

 

Tuttavia, «dire che la Sardegna è un'Isola non è più sufficiente, oggi serve capire in quale modo lo Stato intenda rimuovere gli ostacoli oggettivi, i danni permanenti, lo svantaggio strutturale che la condizione di insularità impone». Quindi, il vero nodo è «come il tema della coesione territoriale si costruisca sul fare, sull'impegno dello Stato a rimuovere gli svantaggi che hanno determinato un costo dell'energia maggiore, e dei trasporti rilevante, una serie di tempistiche che hanno penalizzato sia i cittadini che le imprese in Sardegna».

 

Il rapporto con lo Stato Alla seduta straordinaria del Consiglio ha partecipato anche l'amministratore della Provincia di Nuoro, Costantino Tidu: «Le celebrazioni deleddiane devono rappresentare l'occasione per cimentarsi sul terreno di un nuovo rapporto con lo Stato: noi sardi dovremmo essere più pragmatici e uniti nel rivendicare nuovi e più ampi spazi di autonomia. O, per dirla tutta, dovremmo essere più deleddiani, riappropriandoci di quel coraggio che negli anni si è indebolito». Roberto Murgia

 

Articolo tratto da L’Unione Sarda del 07.12.2021

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Federico Marini

marini.federico70@gmail.com

skype: federico1970ca

 

 

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