Non c'è ancora certezza sul via libera
all'Insularità in Costituzione entro la fine della legislatura, ma è l'impegno
ciò che conta,soprattutto se ad assicurarlo è la terza carica dello Stato. «Tanti gruppi
parlamentari sono d'accordo e ci sono senza dubbio buone possibilità», ha
detto ieri il presidente della Camera Roberto Fico, ospite d'onore in Consiglio
regionale alle celebrazioni per i 150 anni dalla nascita di Grazia Deledda.
L'impegno «Il provvedimento è ora all'esame
delle commissioni competenti della Camera che ne stanno valutando con
attenzione i contenuti», ha ricordato, «e io sono d'accordo con la richiesta di
un approdo il prima possibile in Aula». Visto il ruolo che ricopre, Fico non
intende pronunciarsi nel merito della proposta, «ma non
posso che condividere l'obiettivo ultimo di assicurare la coesione e la solidarietà sociale e territoriale nel nostro Paese,
condizioni primarie per rimuovere, in coerenza con il dettato costituzionale, gli
squilibri inaccettabili tra le Regioni e per favorire l'effettivo godimento dei
diritti della persona». Anzi, «voglio assicurare l'attenzione del Parlamento
verso le questioni che riguardano le particolari condizioni della Sardegna».
Non è strano che il presidente affronti
questi temi nella giornata dedicata alla scrittrice Premio Nobel per la
Letteratura: «È importante che questi momenti di celebrazione siano condivisi
tra Parlamento e Consigli regionali», ha spiegato, «la cooperazione tra assemblee rappresentative costituisce un importante valore aggiunto per la qualità delle decisioni sui temi di
interesse comune».
Il presidente della commissione Insularità,
Michele Cossa, ringrazia: «Fico conferma l'impegno assunto il 17 novembre
scorso, lo ha fatto con il consueto garbo istituzionale ma sottolineando il
valore della riforma costituzionale partita dalla Sardegna. Non resta che
sperare che, grazie anche all'impegno dei deputati sardi, l'iter in commissione
si concluda rapidamente, e che il testo possa rapidamente approdare in aula per
il secondo, decisivo passaggio». Lunedì la
commissione sentirà i
parlamentari sardi proprio per fare il punto sull'iter del disegno di legge costituzionale.
«Passare ai fatti» A causa di un impegno in videoconferenza con il ministro Cingolani, il
presidente della Regione Christian Solinas non ha potuto chiudere le
celebrazioni come previsto, ma ha accolto Fico all'arrivo nell'Assemblea sarda.
«Oggi abbiamo l'opportunità discutere di cultura e letteratura», ha detto il
governatore, «ma anche di temi di stretta attualità come l'insularità».
Tuttavia, «dire che la Sardegna è un'Isola
non è più sufficiente, oggi serve capire in quale modo lo Stato intenda rimuovere
gli ostacoli oggettivi, i danni permanenti, lo svantaggio strutturale che la
condizione di insularità impone». Quindi, il vero nodo è «come il tema della
coesione territoriale si costruisca sul fare, sull'impegno
dello Stato a rimuovere gli svantaggi che hanno determinato un costo dell'energia maggiore, e dei trasporti rilevante, una serie di tempistiche che hanno penalizzato sia i cittadini che le imprese
in Sardegna».
Il rapporto con lo Stato Alla seduta straordinaria del Consiglio ha partecipato anche
l'amministratore della Provincia di Nuoro, Costantino Tidu: «Le celebrazioni
deleddiane devono rappresentare l'occasione per cimentarsi sul terreno di un nuovo
rapporto con lo Stato: noi sardi dovremmo essere più pragmatici e uniti nel
rivendicare nuovi e più ampi spazi di autonomia. O, per dirla tutta, dovremmo
essere più deleddiani, riappropriandoci di quel coraggio che negli anni si è
indebolito». Roberto Murgia
Articolo
tratto da L’Unione Sarda del 07.12.2021
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Federico
Marini
skype:
federico1970ca
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