Un altro anno in stand-by, dopo lo stop parziale
del 2020 e quello generale del 2021. Il Covid
ferma le sfilate del Carnevale, spegne la musica e i balli in piazza e trasforma
le celebrazioni religiose collettive in eventi aperti a pochissimi intimi. Il virus corre e l'unica arma per arginare la sua diffusione è la
prudenza: dopo le "concessioni" a Natale e Capodanno, ora più che mai
è vietato rischiare.
Il primo pollice in giù è per i tradizionali
falò in onore di Sant'Antonio Abate (patrono del fuoco) in programma tra il 16 e il 17 gennaio e che in molti centri dell'isola
coincidono con la prima uscita delle maschere tradizionali. Ma insieme al virus
cammina veloce anche il calendario. Lo sanno
bene a Oristano, dove andrà in scena una Sartiglia molto più che dimezzata, al punto che potrebbe non esserci neppure la corsa alla stella: un po' come
se a Sassari ai Candelieri del 14 agosto mancassero i ceri. Ma anche a Bosa e
Tempio, che ospitano due tra i Carnevali più conosciuti dell'isola: in entrambi
i casi, i preparativi sono congelati e si guarda al 2023.
Fuochi spenti. Niente falò di Sant'Antonio a Ottana, dove
il sindaco Franco Saba ha emesso un'ordinanza in cui annulla tutti gli
appuntamenti tra cui anche la tradizionale cena collettiva l'uscita delle
maschere. «Forse qualche uscita spontanea ci sarà, ma mi appello al buon
senso». E anche al rispetto del decreto ministeriale che vieta sino al 31
gennaio l'organizzazione di qualsiasi evento che possa creare assembramenti. Niente fuochi neppure a Mamoiada,
conferma il sindaco Luciano Barone: «Il decreto e la recrudescenza dei casi
Covid non ci hanno lasciato altra scelta, tutto rinviato al prossimo anno».
E in questa situazione, è difficile essere
ottimisti: «Sarà difficile che tra febbraio e marzo potremo organizzare
manifestazioni e sfilate di Carnevale», dice il sindaco. Con grande dispiacere da parte dei Mamuthones e Issohadores Associazione
Atzeni, anima della festa di Sant'Antonio e di
tutto il Carnevale mamoiadino: «Riteniamo che sarà prolungato il decreto in vigore,
dobbiamo aspettare ma credo che non potremo organizzare nulla», dice Lorenzo
Dessolis, uno dei soci dell'associaizone.
Stessa musica a Bosa: «Non si farà Su
fogulone, il grande falò per Sant'Antonio - dice
il sindaco Pierfranco Casula - ci sarà solo un'accensione simbolica alla
presenza del parroco ma chiusa al pubblico. È un grande dispiacere ma in questo
momento la nostra comunità sta affrontando una situazione particolarmente
difficile: ci sono più di 250 positivi e siamo stati costretti a chiudere le
scuole. Ci auguriamo di uscirne presto e di poterci di nuovo riunire e festeggiare
il Carnevale».
Carri in garage. Il sindaco Casula guarda all'estate, e immagina di organizzare un grande
evento che possa promuovere e fare da traino al classico Karrasegare Osinku:
«Inutile illudersi, anche quest'anno le manifestazioni salteranno perché è impensabile
organizzare eventi di massa tra appena poco più di un mese. È vero che i bosani
hanno mille risorse e anche all'ultimo minuto, se i contagi dovessero calare,
potrebbero inventarsi qualcosa di coinvolgente. Per la
comunità il Carnevale è un evento sentito e importantissimo, e sia dal punto di
vista economico ch della promozione turistica ha un valore enorme. L'amministrazione ci crede e investe: in bilancio abbiamo 30mila euro per
il Carnevale, in assenza degli appuntamenti tradizionali organizzeremo eventi
itineranti e mostre. E lavoreremo, a partire dall'estate, per la prossima edizione».
Così anche a Tempio, dove dopo gli annunci
di fine ottobre "il Carnevale si farà", il clima è cambiato.
L'Associazione Carrasciali si è è fermata, da alcune settimane non si lavora
più all'allestimento dei carri allegorici per le sfilate di giovedì, martedì
grasso e della domenica di Pentolaccia. Dice
il sindaco Gianni Addis, che ieri sera ha incontrato l'Associazione: «La
decisione era nell'aria ed è stata accolta con dispiacere e rassegnazione.
Tutti gli eventi sono annullati perché a causa del Covid mancano le condizioni di
sicurezza». Ma l'appuntamento è rinviato: «Ci rivedremo tra circa un mese per
un aggiornamento, l'idea è quella di organizzare una grande festa di Carnevale
in primavera».
Articolo “L’Unione Sarda,” 11.01.2022
Federico Marini
skype:
federico1970ca
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