lunedì 3 gennaio 2022

Il virus non si ferma, su i ricoveri Quasi 10mila sardi in isolamento


 

Altri 675 casi di contagio nell'Isola, su 3.047 persone testate. Numeri che proiettano verso quota 10mila le persone in isolamento domiciliare (ieri 611, in totale sono 9.116); mentre si contano due vittime: un 68enne e un 72enne della provincia del Sud Sardegna. Nuova impennata. L'avanzata della variante Omicron spinge l'impennata della curva epidemica e con l'aumento dei positivi porta inevitabilmente all'aumento dei ricoveri, Niente a che vedere, grazie ai vaccini, rispetto ai numeri dell'anno scorso, ma la contagiosità di questa nuova variante comincia comunque a far sentire la sua pressione anche sugli ospedali. Ieri sono stati 17 i nuovi ingressi nei reparti Covid di area medica (dove in totale i degenti sono 159), e due in terapia intensiva (17 i pazienti assistiti). Una pressione che pian piano, nonostante il veloce turn-over soprattutto nei reparti ordinari, rischia di avvicinare l'Isola alla linea della zona gialla.

 

La mappa dei colori. Intanto da oggi saranno in tutto dieci le regioni in zona gialla. È lo specchio di un'impennata del tasso di positività, dal 13 al 22%, e i ricoveri che crescono in otto regioni, con la Liguria prima ad avvicinarsi, dopo mesi, nuovamente alla zona arancione, uno scenario sempre più prossimo in Italia. Nelle ultime 24 ore il virus ha fatto il suo ennesimo balzo e il governo è già al lavoro per trovare una quadra, che non si annuncia facilissima, sui prossimi provvedimenti che saranno discussi in Cdm mercoledì.

 

Anche se non c'è ancora un calendario definito sulle misure in cantiere, al tavolo del Consiglio dei ministri approderà la discussione sull'estensione del super green pass nel mondo del lavoro. L'ulteriore stretta Autorevoli esponenti del Pd, sulla scia delle richieste di sindacati e Confindustria, vanno oltre e puntano, cercando l'appoggio di Forza Italia e M5S, a incassare da subito la misura dell'obbligo vaccinale dai 18 anni in su per tutti. Una stretta definitiva ai no vax, che trova d'accordo lo stesso coordinatore del Comitato tecnico scientifico, Franco Locatelli, secondo il quale le condizioni sono mature per questo tipo di provvedimento.

 

Ma nell'esecutivo non pare siano previste fughe in avanti: il dibattito è aperto e la riflessione è in corso, però l'unica misura su cui potrebbe esserci un accordo certo già da subito è l'estensione dell'obbligo del certificato verde rafforzato agli impiegati della pubblica amministrazione. Nella categoria del lavoro privato, invece, ci sarebbero alcune complessità da superare e per questo sarà necessario consultare sindacati e imprese poiché il governo intende giungere a scelte il più condivise possibile. Non è dunque detto che la soluzione arrivi entro il 5 gennaio.

 

I posti letto. Tecnici e mediatori della politica saranno in ogni caso al lavoro da subito, perché il virus corre. Con l'ultimo bollettino (61.046 nuovi casi e 133 i morti in un giorno), i primi dati del week end di Capodanno appena passato registrano numeri giornalieri dei contagi più bassi, in linea con il calo fisiologico delle cifre nei fine settimana. Ma pur essendo relativamente limitato il numero dei tamponi, "solo" 278.654 test, il tasso di positività schizza ora al 21,9% e i ricoveri ordinari sono stati quasi 500 in più in 24 ore. L'analisi dell'Agenas lo conferma: in un giorno le percentuali dei posti letto occupati nei reparti in area non critica o in terapia intensiva, a seconda dei casi, sono salite in otto regioni: in Lombardia, Emilia Romagna, Marche, Abruzzo, Sicilia, Toscana, Umbria e Liguria.

 

I dati attesi. Quest'ultima potrebbe presto passare in zona arancione, con il 22% dei posti occupati per Covid in rianimazione - oltre la soglia limite del 20 - e il 28% nei reparti ordinari, a soli due punti percentuali dalla soglia limite del 30. Nelle prossime due settimane, secondo il report dell'Istituto Superiore di Sanità - in tutta Europa sono previsti un aumento del tasso di notifica dei casi di Covid, stabili tassi di ospedalizzazione, una diminuzione nei tassi di ricovero in terapia intensiva e tassi di mortalità stabili. E diventa sempre più una certezza l'efficacia della copertura del booster contro Omicron.

 

 

 Articolo “L’unione Sarda,” 03.01.2022

Federico Marini

marini.federico70@gmail.com

skype: federico1970ca

 

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