sabato 23 aprile 2022

Amministrative, test per le coalizioni: 66 Comuni al voto


 

 

Due Comuni con più di quindicimila abitanti al voto il 12 giugno, ma non sarà un test per la Giunta guidata da Christian Solinas: semmai per le coalizioni. Oristano e Selargius sono da sempre roccaforti del centrodestra che anche stavolta parte favorito, nonostante nel primo caso si faccia molta fatica a fare sintesi su un candidato. A venti giorni dalla presentazione delle liste non c'è ancora un nome, e il caso Oristano potrebbe finire dritto all'ordine del giorno del tavolo nazionale impegnato in questi giorni a gestire lo scenario della Sicilia dove, nei principali Comuni coinvolti (Palermo e Messina), la coalizione è in frantumi.

 

Equilibri In Sardegna si pone una questione di equilibri: a Cagliari c'è un sindaco di Fratelli d'Italia, a Olbia di Forza Italia, Selargius va verso una conferma dell'uscente Gigi Concu (Forza Italia). E a Oristano? Potrebbe voler dire la sua anche la Lega. «È importante garantire la presenza di tutte le forze politiche sul territorio», dichiara infatti il coordinatore regionale Dario Giagoni, annunciando che «presenteremo il nostro candidato la prossima settimana».

 

I centri chiamati alle urne sono 66, duecentomila i sardi mobilitati. Nei due con più di quindicimila abitanti esiste la possibilità di un secondo turno di ballottaggio in programma domenica 26 giugno. Oristano è la Provincia con più centri (19) al rinnovo di sindaci e consigli comunali, seguita da Sassari (16), Sud Sardegna (14), Nuoro (13) e Città Metropolitana di Cagliari (3).

 

Occasione mancata Nessun test per la Giunta anche secondo Francesco Agus, capogruppo dei Progressisti in Consiglio regionale. «Il test è solo a livello locale», spiega, «e il livello regionale non è mai stato coinvolto. Forse in questo deve essere registrato un errore da parte nostra, ma è un dato di fatto che il Pd non ha un segretario, il Movimento Cinquestelle non ha un segretario, mentre il nostro percorso è fermo a un livello costituente». Insomma, «la coalizione centrosinistra-M5S avrebbe potuto costituire un valore aggiunto, far pesare a livello di governo locale quanto poco piaccia la Giunta Solinas». Ma non l'ha fatto, e alla fine «le dinamiche interne di Oristano e Selargius non si differenziano rispetto a quello che accade

nei Comuni di tremila abitanti».

 

Ora, interviene il consigliere regionale oristanese M5S Alessandro Solinas, «siamo al lavoro per cercare di chiudere le liste, il centrodestra è impantanato alla ricerca di un candidato e sta a noi riuscire a sfruttare questo vantaggio: siamo riusciti a mostrarci coesi, ora dobbiamo far capire alla cittadinanza la nostra proposta politica». Più lineari i giochi a Selargius, dove Concu si ricandida per il centrodestra ma senza il supporto del Psd'Az. Come a Carbonia, i sardisti sosterranno assieme al Pd il candidato civico del centrosinistra Franco Camba.

 

Il decreto. Il 12 giugno sarà election day: amministrative e i cinque referendum sulla giustizia lo stesso giorno. Lo scrutinio del voto comincerà dai referendum, come emerge dalla bozza di decreto per l'election day, mentre lo scrutinio relativo alle amministrative scatterà dalle 14 di lunedì 13. La bozza del decreto detta anche le norme anti-Covid per consentire il voto in piena sicurezza e prevedendo lo stanziamento di 38 milioni per sanificare i seggi. Inoltre, solo per le comunali le sottoscrizioni per la presentazione di liste e candidature saranno ridotte ad un terzo. Dovrebbe essere rinviata al 2023, invece, la sperimentazione sul voto elettronico.

 

Roberto Murgia

Articolo “L’Unione Sarda” del 22.04.2022

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Federico Marini

marini.federico70@gmail.com

skype: federico1970ca

 

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