Due Comuni con più di quindicimila
abitanti al voto il 12 giugno, ma non sarà un test per la Giunta guidata da
Christian Solinas: semmai per le coalizioni. Oristano
e Selargius sono da sempre roccaforti del centrodestra che anche stavolta parte favorito, nonostante nel primo caso si faccia molta fatica a fare sintesi su un
candidato. A venti giorni dalla presentazione delle liste non c'è ancora un
nome, e il caso Oristano potrebbe finire dritto all'ordine del giorno del
tavolo nazionale impegnato in questi giorni a gestire
lo scenario della Sicilia
dove, nei principali Comuni coinvolti (Palermo e Messina), la coalizione è in frantumi.
Equilibri In
Sardegna si pone una questione di equilibri: a Cagliari c'è un sindaco di
Fratelli d'Italia, a Olbia di Forza Italia, Selargius va verso una conferma
dell'uscente Gigi Concu (Forza Italia). E a
Oristano? Potrebbe voler dire la sua anche la Lega. «È importante garantire la presenza di
tutte le forze politiche sul territorio», dichiara infatti il coordinatore
regionale Dario Giagoni, annunciando che «presenteremo il nostro candidato la prossima
settimana».
I centri chiamati alle urne sono 66,
duecentomila i sardi mobilitati. Nei due con più di quindicimila abitanti
esiste la possibilità di un secondo turno di ballottaggio in programma domenica
26 giugno. Oristano è la Provincia con più centri (19)
al rinnovo di sindaci e
consigli comunali, seguita da Sassari (16), Sud Sardegna (14), Nuoro (13) e Città Metropolitana di
Cagliari (3).
Occasione mancata Nessun test per la Giunta anche secondo
Francesco Agus, capogruppo dei Progressisti in Consiglio regionale. «Il test è
solo a livello locale», spiega, «e il livello regionale non è mai stato coinvolto.
Forse in questo deve essere registrato un errore da parte nostra, ma è un dato
di fatto che il Pd non ha un segretario, il Movimento Cinquestelle non ha un
segretario, mentre il nostro percorso è fermo a un livello costituente».
Insomma, «la coalizione centrosinistra-M5S avrebbe potuto costituire un valore
aggiunto, far pesare a livello di governo locale quanto poco piaccia la Giunta Solinas».
Ma non l'ha fatto, e alla fine «le dinamiche interne di Oristano e Selargius
non si differenziano rispetto a quello che accade
nei Comuni di tremila abitanti».
Ora, interviene il consigliere regionale
oristanese M5S Alessandro Solinas, «siamo al lavoro per cercare di chiudere le
liste, il centrodestra è impantanato alla ricerca di un candidato e sta a noi
riuscire a sfruttare questo vantaggio: siamo riusciti a mostrarci coesi, ora
dobbiamo far capire alla cittadinanza la nostra proposta politica». Più lineari
i giochi a Selargius, dove Concu si ricandida per il centrodestra ma senza il supporto
del Psd'Az. Come a Carbonia, i sardisti sosterranno assieme al Pd il
candidato civico del centrosinistra Franco Camba.
Il decreto. Il 12
giugno sarà election day: amministrative e i cinque referendum sulla giustizia
lo stesso giorno. Lo scrutinio del voto comincerà dai referendum, come emerge
dalla bozza di decreto per l'election day, mentre lo scrutinio relativo alle
amministrative scatterà dalle 14 di lunedì 13. La bozza del decreto detta anche
le norme anti-Covid per consentire il voto in piena sicurezza e prevedendo lo
stanziamento di 38 milioni per sanificare i seggi. Inoltre, solo per le
comunali le sottoscrizioni per la presentazione di liste e candidature saranno ridotte
ad un terzo. Dovrebbe essere rinviata al 2023, invece, la sperimentazione sul voto elettronico.
Roberto Murgia
Articolo “L’Unione Sarda” del 22.04.2022
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Federico Marini
skype: federico1970ca
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