La mazzata arrivata dalla Corte
costituzionale, a gennaio, è stata pesante. La Regione ci ha messo un bel po' a
riprendersi dallo choc, ma senza un Piano casa non era più possibile andare
avanti. Così, qualche giorno fa, dall'assessorato all'urbanistica è uscita la
nuova bozza dei bonus edilizi. Stavolta
i dodici articoli proposti dovrebbero essere tutti in linea con il Piano paesaggistico regionale. Nessuna deroga e nessuna forzatura, per evitare che il Governo prima e i
giudici costituzionali poi possano impugnare e bocciare la legge un'altra
volta.
Alberghi. Stando alle copie ufficiose del Piano, ad hotel e villaggi turistici
dovrebbe essere concesso un più 10 per cento delle volumetrie esistenti, purché tutto il «realizzato finora sia in regola» e la nuova quota prevista non sia stata già superata con i precedenti ampliamenti. L'incentivo
dovrebbe essere concesso anche
alle strutture ricettive classificate - è questa la dicitura esatta - presenti nella fascia costiera
protetta dei 300 metri dal mare. Ma la finalità non sarà a maglie larghe, come invece lo era nelle precedenti edizioni del Piano,
compresa l'ultima messa al bando dalla Corte costituzionale.
Stavolta, secondo sempre la bozza, sarà permessa
solo per «migliorare la qualità degli standard dei servizi offerti». Seppure nella sua genericità, e quindi con la necessità di un approfondimento successivo, il paletto
dovrebbe permettere solo l'aumento
delle cubature per hall, zone congressi e altri servizi comuni. Non più, a questo punto, l'ampliamento
dei metri quadri delle stanze
e ancora meno l'aumento dei posti letto. C'è
dell'altro: alle strutture classificate dovrebbe essere concesso un ulteriore 5
per cento di cubatura per migliorare l'efficienza energetica, cioè risparmiare
sulla bolletta elettrica. Visto che non sono stati dichiarati incostituzionali, a gennaio,
sono ancora validi e applicabili
gli articoli della precedente legge, quella cassata, sulla possibilità di coprire piscina e verande
anche se solo per i mesi della
stagione turistica.
Seconde case. Negli
altri Piani casa, ville e villette al mare erano riuscite sempre a ritagliarsi
uno spazio seppure tra molte polemiche, riuscendo anche loro a ottenere
qualcosa nelle pieghe dei vari bonus. Stavolta
con la nuova stesura, invece, i condomini estivi dovrebbero essere tagliati fuori da qualunque ulteriore benefit edilizio. Il motivo principale dell'esclusione è che l'assessorato all'urbanistica
ha capito (finalmente) di non poter bypassare in alcun modo, ancora meno con
decisioni unilaterali, senza discuterle con lo Stato, il Piano paesaggistico
regionale, così ha scritto la Corte costituzionale nella sentenza di gennaio.
C'è poi un secondo motivo ancora più
chiaro: «La nuova legge non prevede alcun nuovo consumo del territorio e
l'unica eccezione, destinata in esclusiva alle strutture ricettive
classificate, è in funzione della produzione, dell'occupazione e dello sviluppo
economico», è scritto nella relazione introduttiva al disegno di legge.
Prime case. Il
nuovo Piano dovrebbe confermare i bonus non cassati dalla Corte costituzionali
e infatti per una lettura più corretta sarà necessario sovrapporre gli articoli
salvati dalla sentenza con i dodici della bozza preparata dall'assessorato
all'urbanistica. C'è comunque una novità: il
degrado sarà combattuto non solo con interventi in singoli edifici, ma anche «attraverso piani di
riqualificazione che coinvolgano
più abitazioni». Nel primo caso, il bonus sarà del 15 per cento,
se riguarda un solo edificio, mentre nel secondo salirà fino al
20, con l'aggiunta del 5 se l'obiettivo
dell'ampliamento o della ristrutturazione sarà anche ridurre i costi
energetici. Tra l'altro sarebbe possibile anche l'intervento pubblico nel caso
in cui la ristrutturazione coinvolgesse gli spazi verdi. Infine, la legge bozza
dovrebbe riproporre il riuso dei sottotetti con altezza non inferiore a 2,40
metri, la costruzione di soppalchi purché non
superino il 40 per cento
della cubatura esistente, interventi
di recupero dei cosiddetti
grandi spazi, garantendo un'altezza minima di 2,40, e il cambio di destinazione d'uso per seminterrati, piani terra e
pilotis.
di Umberto Aime
Nessun commento:
Posta un commento