mercoledì 31 agosto 2022

Inflazione mai così alta da 36 anni

                              



Rincari alle stelle. L'inflazione non ferma la sua corsa nemmeno ad agosto e fa segnare un nuovo rialzo. Vola all'8,4% annuo, crescendo ancora di più rispetto al già elevato picco del 7,9% di luglio: un livello, quello dell'ultimo mese, che non si registrava da oltre 36 anni. Esattamente dal dicembre 1985, quando si toccò l'8,8%. La stima preliminare dell'Istat fotografa dunque un'altra fiammata dei prezzi al consumo, dovuta ancora agli energetici e in particolare ai rialzi di gas e luce a mercato libero, dove per l'energia elettrica si va ben oltre un aumento a tre cifre.

 

Stillicidio quotidiano Ma a salire sono anche cibo e bevande. E il carrello della spesa, che mette insieme i prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona, cresce del 9,7% (dal +9,1% del mese precedente), più del livello generale e con un aumento che, in questo caso, non si vedeva da giugno del 1984. Anche in Eurolandia l'inflazione continua a mietere record su record, toccando un nuovo primato al 9,1% ad agosto (dall'8,9% di luglio), come indica la stima flash di Eurostat.

 

Un andamento al rialzo che non può che aumentare le preoccupazioni di famiglie e imprese. Del resto, i dati non sono affatto rassicuranti: l'accelerazione annua dell'inflazione italiana all'8,4% (che invece sul mese sale dello 0,8%) si deve soprattutto ai prezzi dei beni energetici (+44,9%) ed in particolare alla crescita di quelli non regolamentati (+41,6%), con l'impennata dei prezzi dell'energia elettrica a mercato libero (+135,9%) e del gas di città e gas naturale (nel complesso +62,5%).

 

Salgono però anche i beni alimentari (+10,2%; per i lavorati +10,5%). Così, attaccano i consumatori, la stangata si fa più pesante per le famiglie: alle prese "con abnormi rincari" di prezzi e tariffe, il Codacons calcola una maggiore spesa pari a +2.580 euro annui per la famiglia tipo, che raggiunge i +3.352 euro annui per un nucleo con due figli. Solo per mangiare e bere, calcola invece l'Unione nazionale consumatori, una famiglia pagherà in media 598 euro in più su base annua: cifra che sale a 815 euro per una coppia con due figli e a 974 euro per chi ha tre figli.

 

 

Per Coldiretti, si sono già tagliati gli acquisti di frutta e verdura che crollano nel 2022 dell'11% in quantità rispetto allo scorso anno. Con ricadute, quindi, sui consumi e sulla crescita. Secondo Confesercenti, la corsa dell'inflazione unita al caro bollette «rischia di produrre un pesante effetto domino sui consumi delle famiglie e sul Pil». Confcommercio Lo scenario si riflette ormai su tutto il sistema produttivo, sottolinea Confcommercio: la tendenza al rialzo dei prezzi «non mostra credibili segnali di rallentamento» e di questo passo, stima, «il 2022 si chiuderebbe con un'inflazione media prossima al 7,5%».

 

Al momento, sulla base dei dati Istat, l'inflazione acquisita per il 2022, ovvero quella che si otterrebbe ipotizzando una variazione nulla nella restante parte dell'anno, è pari a +7%. E, intanto, l'industria fa i conti anche i maggiori costi per tenere in moto le filiere: a luglio i prezzi alla produzione registrano un aumento del 5% su base mensile e del 36,9% su base annua. Per effetto, ancora e soprattutto, dei forti rialzi dei prezzi di fornitura di energia elettrica e gas sul mercato interno.

 

Il pacchetto. Il governo continua la corsa per mettere a punto un nuovo pacchetto di sostegni a famiglie e imprese contro il caro energia. Servirà ancora qualche giorno, il refrain che ripetono a Palazzo Chigi e al Mef, per avere una ricognizione delle risorse realmente a disposizione. Si attendono i calcoli dell'andamento delle entrate anche di agosto e, soprattutto, gli incassi della tassa sugli extraprofitti, dopo la stretta introdotta proprio con il decreto aiuti bis a inizio agosto. Nonostante il pressing di alcuni partiti, da Fdi a Italia Viva, e delle imprese coinvolte, per cambiare la base imponibile del contributo straordinario, è difficile, spiega chi è impegnato sul dossier, che si possa intervenire in modo così radicale.

 

Unione Sarda, 01.09.2022

marini.federico70@gmail.com

skype: federico1970ca

 


lunedì 29 agosto 2022

Castello di San Michele: Una contessa e la sua quotidianità, i giochi e il ricamo


 

Castello di San Michele

Giovedì 1 settembre Violante Carroz, la contessa sanguinaria, tornerà nel suo castello per accogliere i visitatori e raccontare loro i segreti del maestoso maniero e di come si svolgeva la vita al suo interno; i passatempi dei bambini e delle donne che realizzavano preziosi ricami.
Gare di biglie e ago e filo vi aspettano!!
PARTICOLARMENTE ADATTO AI BAMBINI

Appuntamento all'ingresso del castello 15 minuti prima della visita
Prenotazione obbligatoria al 333.4226593
Contributo: 12 € compreso il biglietto d'ingresso - bamini dai 6 anni 3€
L'evento è riservato a un numero limitato di partecipanti

Muore il più grande torero di tutti i tempi


 

(29 Agosto 1947) E’ una morte spaventosa quella del torero spagnolo Manuel Rodriguez, che si consuma nella Plaza de Toros di Linares. Conosciuto come Manolero, il celebre toreador viene incornato dal toro Islaero, che gli recide due arterie. Morirà nel giro di poche ore. Il Paese intero, sotto choc per la fine di una grande protagonista, indice tre giorni di lutto nazionale. Ritenuto il più grande torero del mondo, inizia ad esibirsi già all’età di 13 anni. Nel 1939 divenne torero con la tradizionale cerimonia nella quale un torero autorizza un novillero (principiante) a diventare matador de toros. Nato a Cordova, il 4 luglio 1917, muore all’età di 30 anni.

Una vita predestinata, quella di Manolete. Manolete Terzo, si sarebbe dovuto chiamare, se i toreri fossero considerati, oltre che nella mente degli aficionados, stirpe regale. Era figlio e nipote di toreri: il prozio, Pepete, era stato anche lui ucciso, vedi destino, da un Miura. Suo padre Manuel Rodriguez era torero. Sua mamma, Angustias Sanchez, aveva avuto non uno ma due mariti matadores: il primo, Lagarttijo Chico, morto giovane di tubercolosi. Unico maschio, conteso da cinque sorelle, Manuel sarebbe nato il 4 luglio 1917 e cresciuto in un sobborgo di Cordova, el barrio de la Mercedes, in cui, ad aver talento, non si poteva sfuggire al destino del "toreo".

Dignitosamente povero, dopo la scomparsa del padre, i suoi primi contatti con i tori sono rappresentati da due teste impagliate appese in sala, Sardinero e Botinero, uccisi dal primo e dal secondo marito di mamma Angustias che, la si può capire, non favorirà certo la scelta del figlio. Intorno ai sei anni, i geni taurini si risvegliano alla vista di un' immagine di corrida, fatale al valenciano Manolo Granero. A scuola, Manuel non partecipa, come tutti, ai giochi di palla, calcio e pelota. Solo in un angolo, disegna, sempre più spesso, tori. Non tarderà a legarsi d' amicizia con un ragazzo più grande, Domingo Roca, che vuole diventare torero. Sinché, la povera scorata Angustias si troverà ad ascoltare la temuta frase: «Quiero ser torero», voglio essere torero.

Diventa ben presto una star delle arene del Paese, da Siviglia ad Alicante, da Bilbao a Barcellona. E dal 1945, la sua fama si estende anche all’estero, con viaggi in Messico, Perù, Venezuela, Columbia. Il 16 luglio del 1947 tenne il suo ultimo spettacolo a Madrid. Il 28 agosto La Plaza de toros di Linares può contenere diecimilacinquecento spettatori. Ce n' erano altrettanti fuori dall' arena, il 28 agosto del 1947, per una corrida che vedeva riuniti i più grandi matadores dei tempi - forse di tutti i tempi -: Gitanillo de Triana, il ventenne Luis Miguel Dominguin, e sovrattutti Manuel Rodriguez Sànchez, universalmente conosciuto con il soprannome di Manolete. Lo spettacolo - ma forse è meglio dire la cerimonia - ebbe inizio alle cinque e mezza de la tarde, del pomeriggio. I tori sono all' altezza dei toreri, provengono dal famoso allevamento Miura.

Manolete viene trasportato all' ospedale di Linares, mentre il corpo di Islero è già stato squartato, e venduto, carne da macello. Alle otto di sera, finalmente, il ferito riprenderà coscienza, l' arteria femorale lacerata, e aprirà bocca per lamentarsi del gran dolore. Dopo un' altra trasfusione, si addormenterà, per risvegliarsi nel mezzo della notte e domandare al suo agente: «Mi hanno dato le orecchie?». «Certo. E la coda». Dopo qualche minuto è il matador Rafael Ortega ad entrare, e a sentirsi dire: «Vedi come sono ridotto. Ho la forza di un neonato». Non riesce ad addormentarsi, Manolete. Gli concedono una sigaretta, lo informano che, fuori dalla stanza, attende licenza di entrare la sua amante, Lupe Sino. Dopo un attimo di incertezza, Manolete fa segno di no. Nel tentativo di lenirne le sofferenze e di dargli un poco di forza, i medici gli praticano una trasfusione di plasma. è scaduto, e concorrerà probabilmente a ucciderlo. La morte di Manolete lacerò profondamente l'opinione pubblica spagnola, e il Generalísimo Francisco Franco dichiarò tre giorni di lutto nazionale.

domenica 28 agosto 2022

4 Settembre, Bauladu, A Foras - Contra a s'ocupatzione militare de sa Sardigna


 


 

In preparazione dell'assemblea generale del 4 settembre a Bauladu, il gruppo territoriale Barbàgia-Baronia di A Foras si incontrerà venerdì 26 agosto alle 17 presso il circolo Sa Bena in via San Martino a Nuoro.

Sarà un'occasione per discutere delle iniziative previste per i prossimi mesi contro l'occupazione militare e per poter dare il proprio contributo alla loro realizzazione.


Il termometro sale a 30: è la grande febbre del mare della Sardegna


 


Le carte satellitari sulla temperatura del mare sono di un inquietante rosso vivo. Il “mare chiuso” si scalda più degli oceani e, al di là della sensazione a volte piacevole che si può avere quando si fa il bagno, la cosa non passa senza conseguenze. L’acqua intorno, all’isola in superficie arriva a sfiorare i 30 gradi.

 

Secondo il Ceam la Sst (Sea surface temperature, temperatura della superficie marina), negli, ultimi 40 anni è cresciuta in alcune zone intorno alla nostra isola, sino a due gradi.La fondazione Centro studi ambientali del Mediterraneo di Valencia studia l’andamento delle temperatura nel bacino che ha al centro la Sardegna. Quotidianamente, grazie alle rilevazioni di una serie di satelliti, tiene sotto controllo la superficie del mare. Ovviamente tiene anche uno storico che può essere consultato.

 

A guardare i grafici che riportano i dati dal 1982 a oggi si può notare che, pur con delle oscillazioni, la linea di crescita è costante. Nella settimana dal 27 luglio al 3 agosto ci sono stati degli incrementi di temperatura più sensibili tra le Baleari e il sud della Francia, vicino allo stretto di Gibilterra e a ridosso della costa sud est della Sardegna.

 

Negli ultimi giorni nel Tirreno i satelliti hanno rilevato 29-30 gradi, nell’Adriatico e nel Mar Ligure le temperature sono state più basse, ma di poco: 27-28 gradi. È l’effetto di un persistere di condizioni atmosferiche che persistono dal mese di maggio, con temperatura oltre la media stagionale. Le conseguenze, dunque: nell’intervista qui sotto ne parla diffusamente un esperto del Cnr . A breve scadenza c’è il rischio che con l’arrivo dell’aria fredda autunnale le alte temperature del mare possano innescare fenomeni metereologici estremi.

 

Per ora la situazione non sembra destinata a cambiare: il caldo continuerà e proprio oggi dovrebbe esserci un nuovo picco. Sulle conseguenze nel medio e lungo periodo ormai gli scienziati hanno idee e vedute abbastanza condivise: innalzamento del livello dei mari e alterazioni della flora e della fauna. E non si vedono all’orizzonte interventi correttivi che possano cambiare le cose

 

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Federico Marini

marini.federico70@gmail.com

skype: federico1970ca

 

S’Istoria sarda in limba sarda. Di Francesco Casula.

  In unas cantas pimpirias, in televisione, apo contau s'istoria  sa literadura, sa poesia sarda.  - in sa de tres chistionende de s ...