mercoledì 28 settembre 2022

Centrodestra diviso, salta il Consiglio


 

L'appello, la votazione su una mozione ereditata dall'ultima seduta e la mancanza del numero legale con lo scioglimento del Consiglio. È servito appena un minuto per certificare, se ce ne fosse ancora bisogno, la crisi all'interno della maggioranza che sostiene Paolo Truzzu. E come se non bastasse, nel pomeriggio prima dei lavori dell'Aula, il sindaco ha avuto un malore: si è sentito male durante una riunione, rischiando di perdere i sensi. Dopo i soccorsi è rientrato a casa sua. Avrà bisogno di un po' di riposo.

 

Insomma quella di ieri è stata una giornata molto complicata per il primo cittadino e per il centrodestra, giunto oramai a un bivio: accontentare i malumori del gruppo ex Udc, ora "Solinas Presidente", o aprire di fatto una crisi che potrebbe addirittura allargarsi. Non è una novità che altri consiglieri, Marcello Polastri e Loredana Lai su tutti, siano in rotta con il loro gruppo, il Psd'Az, tanto da poter approdare al Misto.

 

Tutti a casa Dunque il presidente del Consiglio, Edoardo Tocco, dopo l'appello (con soli tre assenti) ha fatto in tempo a fare gli auguri alla neo deputata Francesca Ghirra (applaudita da tutta l'Aula) e al consigliere Matteo Lecis Cocco Ortu per il recente matrimonio, per poi mettere al voto la mozione sulle statue danneggiate (saltata nell'ultima seduta, due settimane fa sempre per la mancanza del numero legale).

 

I quattro consiglieri di "Solinas Presidente" hanno lasciato l'Aula, l'opposizione non ha partecipato alle operazioni: risultato, diciassette votanti e niente numero legale. C'è chi ha chiesto chiarimenti, ritenendo che si trattasse di una seduta in seconda convocazione (in questo caso il numero legale sarebbe stato garantito da un terzo dei consiglieri), ma dopo due riletture del regolamento da parte del segretario generale, Giantonio Sau, il Consiglio è stato sciolto.

 

Lo scontro Prima della sospensione, Roberto Mura del Psd'Az ha fatto un appello: «Evitiamo la figuraccia di un Consiglio comunale della durata di un minuto». Tutto inutile. Così per la seconda volta è mancato il numero legale, strategia dei consiglieri ex Udc, Aurelio Lai, Roberta Perra, Marcello Piras e Antonello Angioni, che vogliono avere una rappresentanza in Giunta. «È evidente la necessità di una verifica all'interno della maggioranza», ribadiscono i componenti di "Solinas Presidente", «nella prospettiva di una corrispondenza tra il peso dei gruppi consiliari e la rappresentanza degli stessi all'interno della Giunta».

 

La richiesta è quella di ritirare la delega ad Andrea Floris (con la fine dell'Udc è di fatto senza gruppo) e ottenere anche un altro assessorato. Le reazioni Dalla maggioranza, Raffaele Onnis (Riformatori) auspica che «il sindaco e i colleghi possano trovare un'intesa, nell'interesse soprattutto dei cittadini con i quali si è fatto un patto di responsabilità e che va onorato».

 

Critico, dopo quanto accaduto, Antonello Floris (Fratelli d'Italia): «Trovo assurdo far mancare il numero legale due minuti dopo l'inizio del Consiglio, oltretutto sapendo che il sindaco era assente per motivi di salute». L'opposizione attacca: «Questa maggioranza», evidenzia Fabrizio Marcello (Pd), «dimostra di non avere i numeri per governare. E la città appare insicura, buia, sporca, abbandonata priva di guida». I Progressisti, con Marco Benucci, aggiungono: «Le elezioni hanno dimostrato che il centrodestra cittadino è in difficoltà: perde a Cagliari mentre vince praticamente in tutta Italia. Significa che la città è mal governata e che Truzzu ha una maggioranza ballerina, inadeguata ad amministrare».


Unione Sarda, 28.09.2022

 

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