lunedì 10 ottobre 2022

Il fronte dei sindaci si compatta per la Portovesme


 

Un'unica voce per dire no alla fermata della linea piombo della Portovesme srl. Oggi è il giorno dei sindaci in fabbrica: arriveranno i primi cittadini del Sulcis Iglesiente più una delegazione del Medio Campidano con in testa il sindaco di San Gavino, Carlo Tomasi. Nel pomeriggio, a Cagliari, il presidente della Regione incontrerà i sindacati.

 

L'appuntamento Si incontreranno con le organizzazioni sindacali alle nove nella sala assemblee per fare il punto su una situazione diventata ancora più ingarbugliata, dopo l'incontro dei giorni scorsi al ministero dello Sviluppo economico. L'Energy Release, lo strumento elaborato dal Governo e attuato a settembre, con decreto firmato dal Ministro Cingolani, è risultato insufficiente per far cambiare idea alla Portovesme srl.

 

Nel Sulcis Iglesiente della crisi infinita e delle ciminiere spente, l'allarme suona forte. «Purtroppo lo scenario è più grave di quanto si immaginava - dice Ignazio Atzori, sindaco di Portoscuso, il paese nel cui territorio ospita il polo industriale - l'Energy Release si è dimostrato insufficiente: è applicabile solo sul 30 per cento del fabbisogno della Portovesme srl.

 

Tutti i sindaci che ho sentito sono contrari alla fermata, una soluzione drastica che metterebbe sulla strada altri 200 lavoratori». Atzori ha già vissuto da amministratore comunale altre crisi che hanno sconvolto Portovesme, il Comune è il primo avamposto a cui bussano le famiglie in cerca d'aiuto. «Ci troviamo in una situazione già difficile per tutti - dice - in cui anche una famiglia con uno stipendio regolare fatica parecchio a far fronte a tutti gli aumenti.

 

Possiamo immaginare facilmente cosa succeda se viene a mancare l'unica fonte di sostentamento. Non rimarremo indifferenti, il Governo non deve adottare un approccio burocratico: è necessario un intervento politico per trovare un accordo solido sull'energia che scongiuri la fermata. Sulla riconversione della fabbrica ci sono proposte interessanti ma il passaggio deve avvenire per gradi, con la tutela dei lavoratori, inclusi quelli degli appalti che potrebbero pagare un prezzo ancora più alto».

 

La tensione Nei giorni scorsi i metalmeccanici hanno proclamato il blocco degli straordinari e della reperibilità. In mattinata sindacati e sindaci faranno il punto della situazione a Portovesme, nel pomeriggio invece i sindacati si trasferiranno a Cagliari dove è in programma a Villa Devoto l'incontro tra il Presidente della Regione Christian Solinas. «Auspichiamo azioni concrete dal Presidente - dice Salvatore Vincis, segretario della Cisl - è necessario un patto formale sull'energia da proporre al nuovo Governo: non c'è tempo da perdere, il territorio non può permettersi la fermata della linea Piombo». Occhi puntati sul vertice a Villa Devoto.

 

«Dalla Regione ci aspettiamo un sostegno attivo - dice Franco Bardi, segretario della Cgil - ci troviamo in una situazione molto grave, servono passi concreti per superare la crisi. Per quanto mi riguarda, visto che ci sono progetti da discutere, sarebbe opportuno che nei prossimi incontri istituzionali partecipasse la proprietà Glencore». Sarà inevitabile un passaggio con il futuro Governo. «Chiederemo al Presidente Solinas un impegno forte e deciso che si possa concretizzare - dice Pierluigi Loi, segretario regionale della Uiltec - un intervento sul Governo per esplorare tutte le strade, incluso l'utilizzo temporaneo dell'accordo bilaterale già concluso per Sider Alloys». Antonella Pan

 
10.10.2022
Federico Marini
marini.federico70@gmail.com
skype: federico1970ca

 

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