lunedì 24 luglio 2023

Hiram Bingham, scopre “Machu Picchu"


 

(24 Luglio 1911) L’esploratore e archeologo statunitense Hiram Bingham, scopre “La città perduta degli Inca”: Machu Picchu (dai termini quechuamachu – che significa "vecchio" – e pikchu, traducibile con "cima" o "montagna), sito nelle Ande peruviane. Guidato da Melchor Arteaga, e accompagnato da un sergente della guardia civile peruviana, Bingham raggiunge l’antichissima città e, consapevole dalla meraviglia del luogo, chiede il sostegno dell'Universita di Yale, della National Geographic e del governo peruviano per avviare lo studio del sito.

 

Dal 1912 Bingham dirige gli scavi archeologici, riportando alla luce le meraviglie della civiltà Inca. L’anno successivo, con la pubblicazione di un articolo sulla rivista National Geographic, la città perduta inizia a farsi conoscere nel mondo, raggiungendo un’indiscutibile fama internazionale. Collocata a m 2048 s.l.m., vi si trovano monumentali testimonianze di una città formata da diversi quartieri come il presidio militare, la residenza reale, il “centro sacrale agricolo.” I cosidetti terrazzamenti circondano le costruzioni e servivano alla coltivazione della coca e di altri prodotti).

 

Probabilmente costruita nell’ultimo quarto del 14° secolo Avanti Cristo, la città si sviluppa intorno a una vasta piazza, cui si accede mediante articolate scalinate. Tra le strutture maggiori si annoverano: il Palazzo della Principessa, il Torrione (o Osservatorio solare), il Gruppo reale, il Tempio delle tre finestre, la Sacrestia, il Tempio principale, l’Intihuatana, il Tempio della luna, il Gruppo dei Mortai, il Gruppo delle tre porte.

 

Si suppone che la città fosse stata costruita dall'imperatore inca Pachacútec e sia rimasta abitata fino alla conquista spagnola del 1532. La posizione della città era un segreto militare ben custodito, in quanto i profondi dirupi che la circondano erano la sua eccellente difesa naturale..

 

Difatti, una volta abbandonata, la sua collocazione rimase sconosciuta per ben quattro secoli. Scoperte archeologiche, unite a recenti studi su documenti coloniali, mostrano che non si trattava di una normale città, quanto piuttosto di una residenza estiva per l'imperatore e la nobiltà Inca. Si è calcolato che non più di 750 persone alla volta potessero risiedere a Machu Picchu e probabilmente durante la stagione delle piogge o quando non c'erano nobili, il numero era ancora minore.

 

Machu Picchu fa parte dei Patrimoni dell'umanità stilati dall'UNESCO, eletto nel nel 2007 come una delle Sette meraviglie del mondo moderno. È il terzo sito archeologico più grande del mondo dopo gli scavi di Pompei e Ostia Antica: nel 2003, più di 400mila persone hanno visitato le rovine e l'UNESCO ha espresso preoccupazione per i danni ambientali che un tale volume di turisti può arrecare al sito.

 

Vincenzo Maria D’Ascanio.

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