L'arte della
guerra (Sūnzǐ Bīngfǎ, 孫子兵法) è un trattato di strategia militare attribuito, a seguito di una
tradizione orale lunga almeno due secoli, al generale Sun Tzu, vissuto in Cina
probabilmente fra il VI e il V secolo a.C. Importante è stato il
ritrovamento di un manoscritto in lingua originale scritto su un rotolo di
bambù intorno al III secolo a.C., attualmente il libro è utilizzato per
condurre le guerre di potere tra le grandi multinazionali, oppure per la
conduzione degli affari. Sembra che i suoi principi
siano stati utilizzati da molti generali, tra cui Võ Nguyên Giáp (detto Giap),
il generale delle truppe Vietnamite che sconfissero l'esercito americano.
Per esempio, un
principio dell'arte della guerra è "Conosci il nemico, conosci te stesso,
mai sarà in dubbio il risultato di 100 battaglie" Sul suolo
vietnamita furono mandati 500.000 soldati, inoltre Giap non poteva disporre di
aerei da combattimento, cosa che gli americani avevano ed utilizzavano per
bombardare, col micidiale napalm, le zone dove si trovavano gli uomini di Giap.
Lui fece una cosa, dalla vetta di una montagna cominciò a studiare come agivano
gli americani, e decise di sparpagliare l'esercito tra le file nemiche, in un
corpo a corpo nella foresta. Così, quando gli aerei americani bombardavano le
foreste, uccidevano più americani che vietnamiti.
"Il più
grande condottiero è colui che vince senza combattere" Giap
conosceva bene questo principio, infatti, sapeva che se voleva martellare il
potentissimo esercito americano, doveva minarne il consenso in patria. Per questo, egli solitamnte non uccideva i prigionieri, ma li
faceva impazzire, in modo che quando tornassero negli USA, l'opinione
pubblica cominciasse a porsi delle domande (per vedere i metodi tilizzati dagli
uomini di Giap, vedere il film "Il cacciatore", dove i soldati “americani”
venivano fatti regolarmente impazzire con tecniche spaventose).
"Quando ti muovi sii rapido come il vento, maestoso come la
foresta, avido come il fuoco, incrollabile come la montagna" Le
truppe di Giap non stavano mai ferme, si movevano in continazione su tutto il
fronte, sfiancando il nemico. Si arrivò così all'offensiva
del Têt, un grande attacco a sorpresa. L'offensiva fu lanciata
dall'esercito nordvietnamita e dai vietcong la notte del capodanno vietnamita
(Tết Nguyên
Ðán), cioè tra il 30 e il 31 gennaio 1968, che terrorizzò considerevolmente
l'opinione pubblica americana. Insomma, con dei pricipi
militari risalenti a 2500 anni prima, Giap, con un pugno di uomini, sconfisse
l'esercito più potente del mondo, con buona pace delle strategie impartite a
West Point.
Vincenzo Maria D’Ascanio
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