domenica 8 agosto 2021

Il green pass e la ricerca del complotto. Cosa nascondono? Di Pier Franco Devias




Chiaramente l’argomento fondamentale attorno a cui ruota la nostra vita ora è il green pass. Altrimenti come si fa dimostrare di saper abboccare ad ogni tentativo di distrazione di massa istigato da una ben precisa parte politica? Ieri l’argomento fondamentale della vita del mondo erano gli sbarchi. Finito quello lo ius soli. Poi il diritto di sparare al ladro in casa. Poi il green pass, che in televisione dico che non va bene (per strizzare l'occhio alle piazze) ma poi lo voto in parlamento. E ovviamente tu abbocchi, con amo, lenza, galleggiante e pure canna e mulinello, tutto.

 

L’importante è distrarre l’attenzione dal disastro più nero nel quale stiamo sprofondando, dalla disoccupazione, dallo sfruttamento sul lavoro. In ristorante non ce ne frega più niente dello sfruttamento bestiale dei nostri ragazzi, no, ora l'argomento interessante è la stella di David dei pastasciuttari liberi. In fabbrica dove ti hanno ammassato come sardine a morire durante il covid, dove fai turni anche notturni da solo e muori cadendo nel tritarifiuti, chissenefrega: dov'è la libertà costituzionale di accesso? E nella scuola che cade a pezzi, con l’80% degli istituti fuori norma e l’amianto dappertutto… non gli vorrai mica chiedere i dati personali al mio campioncino?

 

Ho visto gente che è convinta che Hitler sia morto nel 1967 dire che è “uguale ai campi di concentramento”. Ho visto gente che ha difficoltà nel capire il funzionamento di un tagliaunghie tenere lezioni pubbliche di diritto costituzionale. Conosco persone che hanno piazzato rissa perché in pizzeria gli volevano dare il tavolo interno, e ora fanno i prigionieri politici perché per andare al tavolo interno con 57 gradi ci vuole il green pass.

 

Conosco persone che tengono dibattiti sul diritto alla privacy e hanno regalato la propria foto a una multinazionale solo per vedere come sarebbero da vecchie, su una piattaforma che individua anche chi sono i tuoi amici, i parenti e le persone che non ti sono simpatiche. Conosco persone che spiegano in pubblico la violazione del diritto europeo, dopo aver partecipato a programmi che ti dicono quale personaggio storico staresti stato nel 1500. C’è gente che provava se davvero la scopa restava in piedi a causa di una congiunzione astrale che si verifica ogni mille anni, e oggi tiene lezioni sull’inutilità della distanza nel contagio virale.

 

Ora mi risponderanno: cioè comunque il fatto che altri argomenti sono importanti non vuol dire che non devi parlare del green pass. Però parlano solo del green pass. O al massimo del microchip radioattivo per il 5G dei vaccini. Poco importa che nei nostri aeroporti da mesi si entra a ritmi di decine di migliaia al giorno senza nessunissimo tipo di controllo. Puoi arrivare starnutendo, con gli occhi gonfi e la bava alla bocca e nessuno ti chiede cos’hai e dove vai.

 

Il prestigiatore che siede in Regione aveva annunciato controlli, che ovviamente non ha firmato: secondo te fa mancare clientela agli amici della costa extralusso nel momento delle vacanze estive? Ma tu crepa, ammalati, fai morire tua madre e tua moglie, se ne parlerà a settembre. Anzi fai una cosa, non ci pensare: attaccate a ‘sto green pass.

 

E poi siccome i casi stanno esplodendo ovunque, la gente sta ricominciando a morire e gli ospedali si stanno riempiendo a vista d’occhio sai cosa fanno? Il commissario ATS dice che c’è un “eccesso di prudenza” da parte dei sanitari per i numeri dei ricoverati in area medica e in terapia intensiva e sub intensiva. Così non mi entri in zona gialla e non mi disturbi gli affari degli amici in costa.

 

Sembra la versione istituzionalizzata di quelli che su facebook dicevano “basta non fare tamponi, sparito il virus”. Solo che qui parlano i vertici della sanità sarda.

 

E niente, vedete complotti dappertutto, tranne quello che c’è - davvero - sotto il vostro naso. Sarà che forse lo scopo di tutto il complotto era come al solito farvi guardare da un'altra parte alla ricerca di complotti?

 

Pier Franco Devias.


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