Non è ancora il "tutto esaurito"
ma teatri, cinema, stadi e palazzetti dello sport potrebbero tornare a
riempirsi al di là del 50% (all'aperto) finora concesso (25% al chiuso). Il Comitato tecnico-scientifico
si è riunito ieri sera per discutere sull'aumento delle capienze: sul tavolo anche l'istanza sulla possibilità di riaprire le discoteche. Già nel prossimo
Consiglio dei ministri in programma
domani le indicazioni degli esperti potrebbero tradursi in un provvedimento di legge. E sono
possibili anche alcune novità sulla quarantena.
Scadenza e ipotesi. Il decreto sul Green pass prevedeva che il Cts licenziasse entro il 30
settembre un parere «sulle misure di distanziamento, capienza e protezione nei
luoghi nei quali si svolgono attività culturali, sportive, sociali e ricreative»
in vista «dell'adozione di successivi provvedimenti». Tra le ipotesi allo studio
del Cts, ovviamente con il Green pass obbligatorio, l'aumento all'80% della capienza di musei, cinema e
teatri, al 75% degli stadi, al 50% dei palazzetti; controverso il capitolo discoteche, considerato un ambiente che non offre garanzie di
sicurezza.
Quarantena. Altro
punto su cui potrebbe esserci a breve una valutazione da parte degli esperti
del Comitato è la riduzione della quarantena per i vaccinati. «Credo che arriveremo a togliere la quarantena ai vaccinati passando per un'ulteriore riduzione. E' un momento di transizione questo, le cose stanno andando molto bene,
osserviamo ciò che accadrà nelle prossime settimane come i contagi dopo aver
riaperto tutto, comprese le scuole. Poi penso che
sia auspicabile e di buonsenso liberare chi è vaccinato dalle quarantene», ha
sottolineato ieri il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri.
Sport. Più
tifosi negli spalti, sia al chiuso che all'aperto. «Ci stiamo impegnando per garantire
l'aumento graduale della capienza. I campionati di calcio sono iniziati fra il 22
e il 29 agosto, prima c'è stata la Coppa, con i controlli all'ingresso ed il
Green pass la curva dei contagi è scesa drasticamente, evidentemente quella
sorta di assembramento nelle curve, senza distanziamenti, non genera effetti
negativi», ha affermato il presidente della Figc, Gabriele Gravina.
Tra gli studenti. Il discorso
"quarantena" riguarda ovviamente anche il mondo scolastico. A oggi per i ragazzi o i prof vaccinati che entrano in contatto con un positivo l'isolamento è
obbligatorio per 7 giorni se si è vaccinati, 10 se non si ha nemmeno una dose. Al termine della quarantena è necessario sottoporsi a un
tampone. Chi rifiuta il test deve restare in casa per
14 giorni. Parlando delle quarantene a scuola, Sileri aggiunge: «Dipenderà dal
tipo di classe. In quelle piccole è più facile che si verifichi un contatto e quindi è più difficile
poter gestire delle quarantene ristrette, mentre nelle classi in cui ci sono soggetti un po' più
grandi è chiaro che è tutto più semplice perché i contatti sono più limitati», conclude Sileri.
Le ipotesi su cui lavora il Cts sono:
ridurre la quarantena a 5 giorni per tutti e mandare in quarantena gli alunni
della stessa fila di banchi dell'alunno contagiato, di quella davanti e di
quella dietro. Discoteche Un parere sulla riapertura delle
discoteche. E' il quesito rivolto
dal ministero dello Sviluppo economico, su indicazione del ministro Giancarlo Giorgetti, al Comitato
tecnico scientifico. L'auspicio è che il Cts «si esprima
sulla possibilità di superare l'attuale regime di assoluta sospensione delle
attività di sale da ballo, discoteche e locali assimilati, prevedendone
l'apertura» subordinata «al rispetto di misure di prevenzione, fra cui
l'accesso esclusivamente con Green pass, e l'individuazione di limiti di capienza
massimi» come quelli per gli altri spettacoli dal vivo e il rispetto di
protocolli. (m. m.)
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