giovedì 7 ottobre 2021

Comunali, la tornata sarda un test per la Giunta Solinas


 

Nelle grandi città italiane ha trionfato il Pd, in due casi con il contributo (non determinante) del Movimento Cinquestelle. Se la corrente è questa, allora – almeno nella narrazione - il voto del 10 e 11 ottobre in 98 Comuni della Sardegna rischia di diventare un banco di prova per il centrodestra alla guida della Regione. La coalizione che sostiene Christian Solinas ha già perso a Quartu e a Nuoro meno di un anno fa, e adesso è attesa al varco nei tre Comuni con più di 15mila abitanti chiamati alle urne: Olbia, Carbonia e Capoterra.

 

Carbonia Il centrosinistra c'è, insomma, e in alcuni casi si presenta sostenuto da liste riconducibili all'altra parte. A Carbonia il candidato sindaco del Pd Pietro Morittu ha dalla sua due civiche riferibili a Udc e Psd'Az. Una vittoria al primo turno non è da escludere anche perché, come spiega un autorevole esponente dem, «il voto in Italia ha dimostrato che hanno la meglio i candidati credibili come Calenda, Sala e Gualtieri, e Morittu è molto credibile».

 

L'altra chiave di lettura «è il declino dei populismi, quindi di M5S e Lega». Due aspetti che non possono che favorire il dem. Carbonia è anche la città dove si sono frantumate le ambizioni del leader M5S Conte di stringere alleanze col Pd. Nella città delle miniere i grillini non hanno gradito la presenza di liste vicine al centrodestra a sostegno di Morittu, i dem sardi d'altra parte non hanno mai pensato di correre con il M5S che infatti sostiene Luca Pizzuto (Articolo 1) alla carica di sindaco.

 

Non sembra avere troppe chance Daniela Garau, in corsa per quello che resta del centrodestra (Forza Italia, Fratelli d'Italia, Lega). Olbia Il Movimento è invece in coalizione con il Pd a Olbia. Un raggruppamento con dentro tutti quelli (compreso Fratelli d'Italia anche se non con una lista) che hanno deciso di stare assieme pur di sconfiggere l'ex deputato di Forza Italia e sindaco uscente Settimo Nizzi.

 

Alla guida di questa super coalizione c'è Augusto Navone. Il quale, però, non sembra apprezzare troppo la linea M5S, considerato che martedì non si è fatto vedere al comizio di Conte. Quella di Olbia sarà una sfida all'ultimo voto, in ogni caso è escluso il ballottaggio. Capoterra Capoterra è l'esempio di tutte le difficoltà a fare squadra incontrate nei tavoli regionali e locali, e probabilmente sarà l'unico Comune ad andare al secondo turno. Qui il centrodestra è diviso e ha due candidati: Gianluigi Marras (FdI, Forza Italia, Riformatori e una civica), Beniamino Garau (Sardegna 20Venti, Psd'Az, Lega e due civiche). Non fa meglio il centrosinistra che candida Efisio Demuru (Pd) con due liste, sfavorito rispetto a Beniamino Piga, uomo di riferimento dell'uscente dem Francesco Dessì.

 

Terzo candidato: Attilio Congiu, sostenuto da PsI e dalla civica "Capoterra nel cuore". I rischi per il centrodestra Gli esempi di Capoterra e Carbonia sono la dimostrazione di quanto decretato da Salvini dopo i risultati nazionali: «Candidati individuati troppo tardi». La stessa cosa aveva fatto notare il coordinatore di FdI Antonella Zedda prima di entrare all'ultimo tavolo regionale: «Come coalizione ci stiamo incontrando un po' troppo tardi». Un errore che il centrodestra potrebbe pagare. Le ultime due sfide per queste amministrative saranno l'affluenza e poi il raggiungimento del quorum per rendere valida l'elezione soprattutto nei piccoli Comuni dell'interno.

 

Roberto Murgia

 

 

 

Articolo tratto da “Unione Sarda,” 07.10.2021

Federico Marini

marini.federico70@gmail.com

skype: federico1970ca

 

Nessun commento:

Posta un commento

S’Istoria sarda in limba sarda. Di Francesco Casula.

  In unas cantas pimpirias, in televisione, apo contau s'istoria  sa literadura, sa poesia sarda.  - in sa de tres chistionende de s ...