Il sì ufficiale è arrivato giovedì sera
con la firma del decreto del ministro delle Infrastrutture Enrico Giovannini: poco più di 14 milioni
di euro in arrivo per la rinascita delle ex Fornaci Picci, lì dove saranno realizzate case a prezzi calmierati, spazi per le associazioni
e servizi per la città, incastonati fra aree verdi, percorsi pedonali e
ciclabili.
Le risorse sono quelle del bando "Programma
innovativo nazionale per la qualità dell'abitare" - a cui vanno aggiunge
quelle del Piano nazionale di ripresa e resilienza - conquistate da Quartu insieme ad altri 158 Comuni italiani ma
solo quattro sardi. «Un progetto strategico che di fatto dà il via al rilancio
della città», commenta l'assessore all'Urbanista, Aldo Vanini. La proposta
progettuale è la stessa approvata dalla Giunta Milia a marzo. Al centro del
piano di riqualificazione le ex Fornaci Picci, al confine con Quartucciu, un'area
di oltre 50mila metri quadri un tempo fulcro della produzione di mattoni
d'argilla e ormai in disuso da decenni: i vecchi
capannoni ospiteranno sessantacinque alloggi di edilizia residenziale sociale.
Un intervento di housing sociale di qualità,
destinato a quella fascia di popolazione che vive una situazione di disagio
abitativo: gli appartamenti saranno realizzati nella parte centrale dell'ormai
ex area industriale, intervallate
da spazi verdi, percorsi pedonali e ciclabili. Mentre negli
edifici ai lati delle fornaci, compreso lo storico forno, sono previsti i
servizi per la città: spazi per le associazioni di volontariato, attività culturali e di
spettacolo. E un hub di servizi dedicati a imprese e cittadini: spazi di coworking, baby parking, attività di aggregazione, orti urbani.
Dopo la conquista del finanziamento
milionario, ora riparte la corsa per la progettazione. «Siamo
già al lavoro», dice l'assessore Vanini, «entro trenta giorni dobbiamo comunicare al Ministero il nuovo
cronoprogramma degli interventi».
Poi serviranno 240 giorni per presentare il progetto definitivo, in vista del via ai lavori
previsto - intoppi permettendo - fra la fine del prossimo anno e l'inizio del 2023. Ma per realizzare il mega progetto da 30 milioni di euro servirà anche il
partenariato dei privati. Da parte del Comune parte l'appello:
«Tutti coloro che hanno
interesse a investire sul progetto potranno dare il loro contributo», aggiunge Vanini.
Federica Lai
Articolo
“Unione Sarda,” 09.10.2021
Federico
Marini
skype:
federico1970ca
Nessun commento:
Posta un commento