mercoledì 6 ottobre 2021

Più lavoro e sanità nella legge omnibus


 

«Più lavoro e sanità nella legge omnibus»: prove di intesa L'opposizione chiede di poter dire la sua sullo stanziamento dei 300 milioni della legge omnibus. Leu, in particolare, propone di destinare una buona parte della variazione alla soluzione dei problemi atavici della sanità, del lavoro e delle campagne. L'assessore al Bilancio, Giuseppe Fasolino, si dice disponibile al dialogo anche se, mette in chiaro, «sarà il Consiglio a decidere».

 

Nel frattempo, i Progressisti fanno notare che al giro di boa della legislatura, mentre la Regione dovrebbe guidare la ripresa sociale ed economica dell'Isola, la macchina amministrativa naviga in alto mare con 16 enti su 21 commissariati e 9 direzioni generali su 24 vacanti. In queste condizioni, sostengono, dare risposte ai cittadini è difficile. Ad ogni modo, è la lettura di Leu, da quando questo Consiglio regionale si è insediato nel 2019, 300 milioni manovrabili non si erano mai visti.

 

«Sinora le finanziarie sono state tecniche, con masse manovrabili di 50 milioni al massimo», ha spiegato ieri il capogruppo di LeU Cocco, «ora che ce ne sono a disposizione 300 vogliamo che almeno un terzo sia stanziato per tutte le criticità che richiedono soluzioni immediate». I temi cruciali Al primo posto c'è la sanità.

 

«Ci sono piani terapeutici interrotti, la Breast Unit di Nuoro mai partita, esami screening della mammella rinviati di più di un anno, e poi la criticità delle liste d'attesa su cui faremo una battaglia fino all'ultimo giorno per stanziare risorse ad hoc», dicono Cocco e Lai. Sul lavoro, «chiederemo che 700mila euro siano utilizzati per sbloccare il turn over dell'Agenzia Forestas fermo dal 2005, ma anche due milioni per la stabilizzazione dei precari di Sardegna Ricerche».

 

C'è poi il problema di Area che ha solo il 10% della dotazione organica, e dello scorrimento delle graduatorie di Aspal che LeU chiede di prorogare da 2 a tre anni. Gli emendamenti di Cocco e Lai – un centinaio da ripresentare in Aula dopo la bocciatura in commissione Bilancio – sono tutti finalizzati a eliminare gli sprechi. Lai sostiene che nella omnibus ci sia poco spazio per la cultura e l'istruzione: «Noi proponiamo l'incremento delle risorse per gli spettacoli dal vivo da 5 a 7 milioni».

 

Nessun riferimento nel provvedimento nemmeno al dilagare della lingua blu. Nelle proposte di modifica ci sono invece i ristori per gli allevatori che arrivano da cinque anni di crisi, «ma chiediamo anche l'attuazione di una politica di prevenzione con l'uso degli antiparassitari». Infine i venti milioni per i danni degli incendi di luglio. Eugenio Lai auspica che «non si creino aziende di serie A e aziende di serie B».

 

Fasolino apre. In serata, il responsabile del Bilancio Giuseppe Fasolino ha fatto sapere che «la Giunta è aperta a qualsiasi proposta consenta di migliorare la norma: sono pronto a fare la giusta sintesi sulle problematiche del lavoro, della sanità, della lingua blu». Però, «mi tocca sottolineare che alla fine le decisioni su come stanziare le risorse le prende l'Assemblea».

 

Va anche ricordato che la omnibus è una proposta di legge che porta la firma di tutti i capigruppo. Sulla spesa dei 300 milioni inciderà l'efficienza della macchina amministrativa. La macchina inceppata «La Regione è allo sbando, attualmente gli uffici sono sguarniti, e questo spiega perché migliaia di cittadini sardi attendano da mesi ristori e risposte», sostiene Francesco Agus (Progressisti), «ci troviamo in una situazione in cui enti e agenzie sono guidate da commissari, facenti funzioni o sostituti».

 

L'ultimo caso è quello di Forestas dove, da oltre due anni, si sono alternate più figure incaricate di svolgere le funzioni di sostituto del dg». Tutto questo, «nonostante esista un elenco di 14 idonei formato grazie a una manifestazione di interesse indetta nel settembre 2019 e sistematicamente ignorato». Allora, chiede il capogruppo in un'interrogazione appena depositata in Consiglio, «perché a distanza di due anni l'Agenzia non ha ancora un dg?». E la situazione è identica «all'Industria, al Lavoro, al Turismo e agli Enti locali, settori nevralgici per la ripresa della Sardegna, dove sono i sostituti a gestire temporaneamente le strutture»

 

Roberto Murgia

 

 

Da l’Unione Sarda di 06.10.2021
Federico Marini
marini.federico70@gmail.com
skype: federico1970ca

 

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