«Più
lavoro e sanità nella legge omnibus»: prove di intesa L'opposizione chiede di
poter dire la sua sullo stanziamento dei 300 milioni della legge omnibus. Leu, in particolare, propone di destinare una buona parte della
variazione alla soluzione dei problemi atavici della sanità, del lavoro e delle
campagne. L'assessore al Bilancio, Giuseppe Fasolino, si dice disponibile al
dialogo anche se, mette in chiaro, «sarà il Consiglio a decidere».
Nel frattempo, i Progressisti fanno notare
che al giro di boa della legislatura, mentre la
Regione dovrebbe guidare la ripresa sociale ed economica dell'Isola, la macchina amministrativa naviga in alto mare con 16 enti su 21 commissariati
e 9 direzioni generali su 24 vacanti. In queste condizioni, sostengono, dare
risposte ai cittadini è difficile. Ad ogni modo, è la lettura di Leu, da quando
questo Consiglio regionale si è insediato nel 2019, 300 milioni manovrabili non
si erano mai visti.
«Sinora le finanziarie sono state tecniche,
con masse manovrabili di 50 milioni al massimo», ha spiegato ieri il capogruppo
di LeU Cocco, «ora che ce ne sono a disposizione 300
vogliamo che almeno un terzo sia stanziato per tutte le criticità che
richiedono soluzioni immediate». I temi cruciali Al primo posto c'è la sanità.
«Ci sono
piani terapeutici interrotti, la Breast Unit di Nuoro mai partita, esami
screening della mammella rinviati di più di un anno, e poi la criticità delle liste d'attesa su cui faremo una battaglia fino all'ultimo
giorno per stanziare risorse ad hoc», dicono Cocco e Lai. Sul lavoro, «chiederemo che 700mila euro siano utilizzati per sbloccare il
turn over dell'Agenzia Forestas fermo dal 2005, ma anche
due milioni per la stabilizzazione dei precari di Sardegna Ricerche».
C'è poi il problema di Area che ha solo il
10% della dotazione organica, e dello scorrimento delle graduatorie di Aspal
che LeU chiede di prorogare da 2 a tre anni. Gli
emendamenti di Cocco e Lai – un centinaio da ripresentare in Aula dopo la
bocciatura in commissione Bilancio – sono tutti finalizzati a eliminare gli
sprechi. Lai sostiene che nella omnibus ci sia poco spazio per la cultura e l'istruzione:
«Noi proponiamo l'incremento delle risorse per gli spettacoli dal vivo da 5 a 7
milioni».
Nessun riferimento nel provvedimento
nemmeno al dilagare della lingua blu. Nelle proposte di modifica ci sono invece
i ristori per gli allevatori che arrivano da cinque anni di crisi, «ma
chiediamo anche l'attuazione di una politica di
prevenzione con l'uso degli antiparassitari». Infine
i venti milioni per i danni degli incendi di luglio. Eugenio Lai auspica che «non
si creino aziende di serie A e aziende di serie B».
Fasolino apre. In
serata, il responsabile del Bilancio Giuseppe Fasolino ha fatto sapere che «la
Giunta è aperta a qualsiasi proposta consenta di migliorare la norma: sono
pronto a fare la giusta sintesi sulle problematiche del lavoro, della sanità,
della lingua blu». Però, «mi tocca sottolineare che alla fine le decisioni su
come stanziare le risorse le prende l'Assemblea».
Va anche ricordato che la omnibus è una
proposta di legge che porta la firma di tutti i capigruppo. Sulla spesa dei 300 milioni inciderà l'efficienza della macchina amministrativa. La macchina inceppata «La Regione è allo sbando, attualmente gli uffici
sono sguarniti, e questo spiega perché migliaia di cittadini sardi attendano da
mesi ristori e risposte», sostiene Francesco Agus (Progressisti), «ci troviamo
in una situazione in cui enti e agenzie sono guidate da commissari, facenti
funzioni o sostituti».
L'ultimo caso è quello di Forestas dove,
da oltre due anni, si sono alternate più figure incaricate di svolgere le
funzioni di sostituto del dg». Tutto questo, «nonostante esista un elenco di 14
idonei formato grazie a una manifestazione di interesse indetta nel settembre
2019 e sistematicamente ignorato». Allora, chiede il capogruppo in
un'interrogazione appena depositata in Consiglio, «perché a distanza di due anni l'Agenzia non ha ancora un dg?». E la situazione è identica «all'Industria, al Lavoro, al Turismo e agli
Enti locali, settori nevralgici per la ripresa della Sardegna, dove sono i
sostituti a gestire temporaneamente le strutture»
Roberto Murgia
Da l’Unione Sarda di 06.10.2021
Federico Marini
marini.federico70@gmail.com
skype: federico1970ca
Nessun commento:
Posta un commento