La Sardegna si prepara a vedere realizzate
nei prossimi anni numerose opere grazie ai finanziamenti di oltre 4 miliardi e
200mila euro previsti dal Pnrr e
dalla nuova programmazione comunitaria. Strade, ferrovie e aeroporti sempre più
green caratterizzeranno il Paese per un valore degli investimenti previsti che
si aggira intorno ai 100 miliardi di euro.
L'Isola grazie alle sue peculiarità e a
una grande concentrazione di materiali alternativi si appresta a diventare il luogo
dove sperimentare e diffondere buone pratiche di economia circolare e
sostenibilità. Una sfida che coinvolge ingegneri, geologi, studenti
e studentesse dell'Università di Cagliari, che
saranno chiamati a progettare e realizzare le infrastrutture di trasporto e che
potranno interagire con il mondo delle professioni e delle pubbliche
amministrazioni, oggi in trasformazione.
L'idea «La Sardegna vive una stagione
speciale perché ci sono tantissimi interventi in corso», spiega Mauro Coni, ingegnere e docente universitario a Cagliari nonché
referente del comitato scientifico Sardinia Green Road, «le nostre strade ora
devono essere fatte con tecnologie green.
È necessario per questo un ripensamento
verso le vecchie progettazioni e un approccio diverso e innovativo da parte di
tutti i soggetti coinvolti». Università,
Istituzioni, Anas, enti gestori in maniera sinergica hanno già in campo tante
realizzazioni che possono trasformare in innovazione al servizio della Sardegna.
«L'ultimo esempio è tangibile nella strada
di Tertenia. Il materiale utilizzato aveva un piccolo difetto. L'Anas davanti a queste criticità chiede la demolizione, producendo più
rifiuti, ma anche più costi. Invece, ci siamo inventati un micro tappeto fatto
con il grafene, un materiale innovativo, enormemente preformante che ha
permesso non solo di ripristinare il manto, ma anche di aumentare la capacità
di durata della strada nei prossimi anni».
L'incontro Il convegno Sardinia Green Roads
ospitato ieri nell'Aula Magna della facoltà di ingegneria a Cagliari ha visto
confrontarsi numerosi professionisti proprio sui temi della progettazione e
delle tecnologie innovative. «Si
stanno sperimentando nuove metodologie anche con l'utilizzo di materiali particolari
per proporre un pacchetto ecosostenibile al 100 per cento», sottolinea Achille
Rilievi, della direzione generale Anas, «l'obiettivo è utilizzare tutti i
prodotti presenti in loco: in Sardegna stiamo cercando di capire quali
potrebbero essere i campi prova per riutilizzare materiali come calce o
granito».
Un cambiamento di intervento che però
richiede anche alle amministrazioni di essere pronte ad agire. «La Regione ha progetti ambiziosi, molti dei quali già avviati», afferma
Aldo Salaris, assessore regionale ai Lavori pubblici, «l'obiettivo è quello di
garantire ai sardi una rete stradale efficiente, sicura, veloce e sostenibile.
Gli strumenti di pianificazione e programmazione devono essere modellati e
plasmati per uno sviluppo green».
Francesca Melis
Articolo “Unione Sarda,” 22.10.2021
Federico
Marini
skype:
federico1970ca
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