L'allerta c'è, ed è alta. La possibilità
che la variante Omicron sbarchi in Sardegna esiste ma per fortuna il
laboratorio dell'Azienda ospedaliera cagliaritana e quello sassarese stanno
lavorando a pieno ritmo sequenziando un altissimo numero di tamponi, per cui è altrettanto
alta la possibilità di riscontare subito la presenza della variante. Bisogna bloccare subito Omicron ma anche la diffusione del virus, ed è per questo che anche a Cagliari si sta prendendo in seria considerazione l'ipotesi di istituire
l'obbligo delle mascherine all'aperto in un periodo, quello natalizio, dove gli assembramenti possono essere frequenti.
Mascherine a Cagliari L'idea del sindaco Paolo
Truzzu è la stessa che tanti suoi colleghi hanno avuto ed attuato: obbligo di mascherina all'aperto durante il periodo natalizio nelle vie dello shopping e nelle aree dove è
più alto il rischio di assembramenti. «Sicuramente il tema mascherine all'aperto sarà affrontato oggi
nell'incontro del Comitato di ordine pubblico e sicurezza insieme a prefetto,
questore e altre forze dell'ordine. Stiamo valutando la possibilità di
introdurle, ovviamente limitandole ai giorni in cui ci sarà più assembramento e
in determinati orari», ha affermato ieri Paolo Truzzu.
Sequenziamenti nell'Isola. È sempre stata nei primi posti in Italia ma
la scoperta della Omicron ha intensificato ancor di più i controlli. E adesso la Sardegna, con l'Aou di Cagliari in prima linea, è la prima regione in Italia per sequenziamento dei tamponi per
intercettare l'evoluzione delle varianti. Un primato emerso dall'ultimo bollettino dell'Istituto superiore di Sanità sulle varianti nel
periodo 25 settembre-8 novembre.
L'Isola ha, infatti, sequenziato il 15,1% dei tamponi, subito dietro il Trentino-Alto Adige con
il 10,5%. «Il sequenziamento è fondamentale per scovare le varianti e affrontare con efficacia la pandemia - sostiene Ferdinando Coghe,
direttore sanitario dell'Azienda ospedaliero-universitaria di Cagliari - La Sardegna con l'Aou cagliaritana e quella di Sassari è
impegnata con grande determinazione nella lotta contro il Covid 19».
I nuovi contagi Nuovo calo dei contagi in Sardegna, dove i casi di Covid tornano sotto quota 100 (98 nelle ultime 24 ore). Sono stati
processati 4.684 tamponi per un tasso di positività del 2%. Aumenta il numero di pazienti ricoverati nei reparti di terapia intensiva, 16 (+ 2),
così come quelli in area medica,
che salgono a 67 (+ 5). Si registra però il decesso di una 88enne, residente nel Sud Sardegna. Sono
invece 7.975 i positivi individuati
in tutta Italia (due giorni fa erano 12.932) e 65 le vittime. Il tasso
di positività sale al 2,9%.
Vertice al Viminale Si è svolto ieri il vertice tra il ministro dell'Interno ed i prefetti dei
capoluoghi di regione - collegati da remoto - per mettere a punto il piano di controlli in vista dell'entrata in vigore del Super Green pass dal 6 dicembre. «In questa fase molto delicata, le forze di polizia continueranno a dare
il massimo e ad agire con responsabilità ma anche con la necessaria fermezza,
effettuando controlli più serrati con particolare attenzione alle aree e alle
fasce orarie di maggiore afflusso di persone», ha sottolineato Luciana
Lamorgese.
Paziente zero. Ieri sono risultati positivi alla Omicron la moglie e i due figli del paziente
zero italiano della variante, il campano proveniente dall'Africa australe. I quattro, vaccinati, non presentano sintomi rilevanti. Invece non sono sequenziabili,
per via della bassa carica virale, i test della madre e della suocera, positive e in buone condizioni, che hanno avuto contatti
stretti con il manager dell'Eni, sua moglie e i due figli. E a proposito dei due figli «dagli ultimi test effettuati non emergono positivi tra
i compagni di classe», sottolineano
dall'Asl di Caserta.
Michele Masala
Articolo tratto da L’Unione Sarda del 23.03.2020
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Federico Marini
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