sabato 8 gennaio 2022

Contagi record, l'Isola vede la zona gialla


 

Altri 1.562 nuovi positivi (su 5.824 test), tre vittime (un 51enne del Sud Sardegna, un 58enne e un 98enne della provincia di Oristano) e 1.369 persone da ieri in isolamento domiciliare. Sorvolando sul fatto che il confronto tra il numero dei contagiati e quello dei rinchiusi in casa rivela ancora una volta, se ce ne fosse bisogno, quali sono le difficoltà del tracciamento in Sardegna, è il dato che arriva dagli ospedali quello più preoccupante. Al netto dei nuovi ingressi e delle dimissioni, la bolla dei contagi è talmente grande che comincia seriamente a fare pressione sui servizi sanitari. E la conseguenza immediata è che i posti letto via via riservati ai ricoverati col Covid (per la maggior parte non vaccinati) vengono levati ai pazienti con altre patologie.

 

A Cagliari, per dire, il Santissima Trinità dovrà presto trasferire altrove i degenti del reparto di Cardiologia: tutti i posti letto servono per i positivi con sintomi da tenere sotto osservazione. Nel giro di qualche settimana, insomma, l'ospedale che finalmente era uscito dalla rete Covid ha dovuto riconvertire le due terapie intensive, e i reparti di malattie infettive, pneumologia, medicina, nonché geriatria (assegnato alle pazienti contagiate di ostetricia e ginecologia).

 

La situazione peggiora in Sardegna. Secondo i dati del bollettino dell'unità di crisi, sono 22 i pazienti ricoverati in terapia intensiva, ed è dunque già stata superata la soglia di rischio del 10% dei posti disponibili (204 quelli sulla carta) che segna il passaggio in zona gialla (siamo quasi all'11%). In area medica i degenti Covid sono 180 (7 in più dell'altro ieri); un numero che può sembrare lontano dalla soglia di rischio che scatta quando si superano 240 letti occupati sul totale dei posti disponibili (ovvero il 15% di 1.602), ma se la curva sale ancora il pericolo è che vengano colmati presto i quattro punti percentuale che ci separano dal gradino di allerta.

 

L'assistenza erosa. Poco male, direbbe il lettore frettoloso e vaccinato (o guarito), tanto con l'eventuale passaggio alla fascia gialla non cambia nulla in punto di restrizioni. Vero, la mascherina anche all'aperto ormai dobbiamo indossarla tutti pure in zona bianca, e col green pass rafforzato cade qualsiasi limite di capienza a teatro e in ristorante. Se chi non ha neanche una dose dovrà abituarsi a vivere come in zona rossa; per vaccinati e guariti, dunque, bianco o giallo fa lo stesso. Il problema però è che man mano che cresce il numero dei letti occupati da pazienti Covid, cala di conseguenza il numero dei posti disponibili per chi soffre di altre patologie. Un problema non da poco sul fronte dell'assistenza ospedaliera, della diagnostica e della prevenzione, visto che già l'anno scorso sono state milioni, in Sardegna, le prestazioni sanitarie rimandate o annullate a causa del Covid.

 

La curva in ascesa. A Cagliari Sergio Marracini, direttore sanitario del presidio ospedaliero unico, si prepara dunque a riconvertire a reparto Covid anche la Cardiologia del Santissima Trinità. «La situazione purtroppo è questa – dice –, dobbiamo fronteggiarla». C'è da considerare, aggiunge, «che stiamo vivendo la fase più critica dopo le feste. Speriamo sia una valutazione corretta». E che la curva epidemica smetta di salire. Si vedrà.

 

I dati del Ministero In Italia. Il bollettino del ministero della Salute registra 108.304 nuovi contagi e 223 morti. Sono 32 i nuovi ingressi in terapia intensiva (1.499 i degenti in totale), 764 nei reparti di area medica (14.591 in totale). Salgono ancora l'indice di trasmissibilità Rt (da 1,18 della scorsa settimana a 1,43) e l'incidenza che, al 6 gennaio, è pari a 1.669 casi su 100mila abitanti (era 783 la scorsa settimana). Sale anche il tasso di occupazione in terapia intensiva ora al 15,4% contro il 12,9% di 7 giorni fa; in area medica va al 21,6% (da 17,1%). Gli ospedali, puntualizza il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri, «sono in difficoltà».

 

Piera Serusi

 

  Articolo “L’Unione Sarda,” 08.01.2022

Federico Marini

marini.federico70@gmail.com

skype: federico1970ca

 

 

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