lunedì 10 luglio 2023

breve storia del movimento neofascista "Ordine Nuovo"


 

(10 Luglio 1976) Viene ucciso a Roma Vittorio Occorsio. Magistrato presso il Tribunale di Roma, Occorsio ha partecipato al processo per la Strage di Piazza Fontana e ai processi contro Ordine Nuovo. Inoltre, è stato il primo magistrato a occuparsi della loggia P2, indagando sui rapporti tra terrorismo neofascista, massoneria e apparati deviati del Sifar. Dentro l’auto del magistrato, crivellata dai colpi di mitra, viene ritrovato un volantino di rivendicazione di Ordine Nuovo. Per l’omicidio di Occorsio saranno condannati i neofascisti Pierluigi Concutelli e e Gianfranco Ferro come esecutori materiali. Non sono stati mai accertati i mandanti del delitto: una costante, nei delitti di stampo politico del nostro paese.

 

Il Movimento Politico Ordine Nuovo è stata una potente organizzazione paramilitare e terrorista. Inizialmente, fu un'associazione extraparlamentare di estrema destra, nata nel dicembre 1969 dopo il rientro di Pino Rauti all'interno del Movimento Sociale Italiano, raccogliendo l'eredità politica del Centro Studi Ordine Nuovo. I principali dirigenti del movimento erano Clemente Graziani, Salvatore Francia, Roberto Besutti. I dirigenti del movimento nel 1973 finiscono sotto processo con l'accusa di "ricostituzione del disciolto partito fascista", subendo pesanti condanne.

 

ll Movimento Politico Ordine Nuovo viene sciolto ufficialmente nel novembre dal ministro dell'Interno Paolo Emilio Taviani, anche se era già ampiamente predisposto per continuare la propria lotta politica in maniera clandestina. Nel 1974-75 numerosi ex ordinovisti furono coinvolti nelle indagini sugli attentati neofascisti: Pierluigi Concutelli assume il controllo militare del movimento. Il 22 dicembre 2014, ci fu un blitz dei carabinieri del Ros, coordinati dalla procura distrettuale antimafia dell'Aquila, nei confronti di un «gruppo clandestino denominato "Avanguardia ordinovista", che, richiamandosi agli ideali del disciolto movimento politico neofascista Ordine Nuovo, progettava azioni violente nei confronti di obiettivi istituzionali».

 

L’azione determinò l’arresto di 14 persone, in numerose regioni italiane, oltre a una serie di perquisizioni a carico di altri indagati, tra cui spiaccano: Stefano Manni, ex carabiniere residente a Montesilvano e indicato come possibile leader del gruppo eversivo e il 93enne Rutilio Sermonti, intellettuale di estrema destra che, secondo i Ros, avrebbe fornito «sostegno ideologico alla struttura, avendo inoltre redatto un documento denominato "Statuto della Repubblica dell'Italia Unita" che rappresenta una nuova Costituzione della Repubblica nella quale viene tracciato il nuovo ordine costituzionale della nazione esplicitamente ispirato all'epoca fascista. Tra i reati contestati all'organizzazione, l'associazione con finalità di terrorismo, eversione dell'ordine democratico e finalizzata all'incitamento alla discriminazione e alla violenza per motivi razziali, etnici o religiosi.

 

Secondo gli inquirenti, il «compimento di atti di violenza al solo fine di destabilizzare l'ordine pubblico e la tranquillità dello Stato» avrebbe dovuto realizzarsi attraverso una serie di attentati a magistrati, forze dell'ordine, prefetture ed uffici dell’amministrazione statale. Un altro progetto dell'organizzazione, poi sfumato, sarebbe stato anche quello di assassinare lo storico militante ordinovista Marco Affatigato, attualmente latitante e accusato di associazione sovversiva, «ritenuto infame poiché legato ai servizi segreti». Durante il processo in corso nei confronti di Stefano Manni (Sermonti morì nel 2015) questi ha dichiarato che le sue erano "solo sbruffonerie.”

 

Vincenzo M. D’Ascanio.

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