giovedì 25 gennaio 2024

Usa, Cuba e l’embargo. Di Vincenzo Maria D’Ascanio.


(25 Gennaio1998) Con una messa celebrata nella grande "Piazza della Rivoluzione", si conclude la storica visita di Giovani Paolo II a Cuba. Alla celebrazione partecipa anche il leader maximo, Fidel Castro. Primo pontefice a recarsi in visita sull’isola, Wojtyla condannerà, il giorno dopo, l’embargo imposto dagli Stati Uniti, definendola una misura discriminatoria che colpisce solo i poveri.

 

L'embargo contro Cuba, conosciuto anche come "el bloqueo", è un embargo commerciale, economico e finanziario imposto dagli Stati Uniti d'America contro Cuba all'indomani della rivoluzione castrista. Il 17 dicembre 2014, il presidente statunitense Barack Obama annuncia l'intenzione di porvi fine. Tuttavia, per poter essere effettivamente rimosso, sarà necessario il voto favorevole del congresso americano, controllato dal Partito Repubblicano che si oppone alla Presidenza.

 

Nel 2017 il neoeletto presidente repupplicano "Trump" ha firmato una nuova direttiva, basata sopratutto sulla parte dell'accordo che apriva ad una maggiore collaborazione sia dal punto di vista commerciale che del turismo. "Aperture che", secondo Trump, "non hanno portato vantaggi ai cubani e migliorato la situazione dei diritti umani".

 

L'accordo siglato dalla precedente amministrazione, secondo Trump, altro non ha fatto che "arricchire il regime Castrista". Per questo la sua amministrazione "applicherà con maggior convinzione l'embargo e il divieto sul turismo".

 

Con la nuova firma si proibisce a turisti ed imprenditori americani di effettuare transazioni col "Grupo de Administracion Empresarial S.A.", la diramazione commerciale del regime, conosciuto come "Gaesa". La Gaesa controlla il 60% dell'economia cubana e l'80% del settore turistico, è proprietaria di gran parte degli alberghi e dei ristoranti e delle famose spiagge di Varadero. La decisione ha determinato conseguenze anche per le società alberghiere americane (competitori degli alberghi Trump) che ottennero da Barack Obama l'autorizzazione per un accordo per gestire un albergo storico dell'Avana. La Camera di Commercio americana commentò negativamente le decisioni assunte dal presidente americano.

 

Di Vincenzo Maria D’Ascanio. 

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