martedì 13 febbraio 2024

Il bombardamento di Dresda, un inutile massacro degli alleati a guerra ormai conclusa. Di Vincenzo Maria D’Ascanio.


 

 

(13 Febbraio1945) E’ la sera di un martedì grasso quando a Dresda la prima ondata di aerei alleati inizia a bombardare la città. In tre giorni di raid anglo americani, il capoluogo della Sassonia viene raso al suolo. La “Firenze tedesca” è messa a fuoco da 4.500 tonnellate di bombe incendiarie e esplosivi: moriranno 18 mila persone.

 

L'attacco fu condotto congiuntamente dalla Royal Air Force britannica e dalla United States Army Air Force ed avvenne fra il 13 e il 14 febbraio 1945. Il 13 febbraio 1945 più di 800 aerei inglesi volarono su Dresda, scaricando circa 1.500 tonnellate di bombe esplosive e 1.200 tonnellate di bombe incendiarie. Il giorno dopo la città fu attaccata dai B-17 americani che in quattro raid la colpirono con altre 1.250 tonnellate di bombe.

 

I bombardieri alleati rasero al suolo gran parte del centro storico di Dresda con un bombardamento a tappeto, causando una strage di civili, con obiettivi militari solo indiretti. Il bombardamento notturno della RAF creò una "tempesta di fuoco", con temperature che raggiunsero i 1500 °C. Lo spostamento di aria calda verso l'alto e il conseguente movimento di aria fredda a livello del suolo, crearono un fortissimo vento che spingeva le persone dentro le fiamme, fenomeno già osservato in altri bombardamenti (per esempio quello ad Amburgo del 1943) e talvolta indicato col nome di tempesta di fuoco.

 

Col passare delle ore, il vento caldo sempre più forte e l'altissima temperatura non permisero più alcuno spostamento: l'aria calda degli incendi dei vecchi quartieri attirava aria fredda dalla periferia, provocando una potentissima corrente d'aria che a tre ore dal bombardamento si trasformò in un ciclone. L'equipaggio di un bombardiere statunitense, tornato nelle ore successive, vide arrivare a 8 000 metri travi di legno e ogni tipo di materiale, sollevato da una forte corrente ascensionale.

 

I circoli intellettuali britannici mostrarono analoghi segni di preoccupazione. Secondo Max Hastings, i bombardamenti alle città tedesche nel 1945 erano ormai scarsamente rilevanti rispetto all'esito della guerra. Inoltre Dresda era una città particolarmente cara agli intellettuali europei. Il suo bombardamento fu la prima occasione in cui l'opinione pubblica alleata ebbe fondatissimi motivi per dubitare della linea politica e militare dei propri leader. Lo stesso Churchill, che aveva sostenuto con decisione l'attacco, cercò poco dopo di prenderne le distanze.

 

Vincenzo Maria D’Ascanio.

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